Mare cristallino, distese di sabbia bianca e palme. Benvenuti nella Repubblica Dominicana. Ma durante le feste invernali c’è un motivo in più che riscaldarsi al sole per affrontare un viaggio fino ai Caraibi. Con l’avvicinarsi delle feste le strade iniziano a riempirsi di musica e il clima è gioioso anche nei locali, nei ristoranti e nei negozi. Un momento che non si esaurisce con il Capodanno, ma prosegue fino a Los Reyes, il 6 gennaio, il giorno dell’Epifania, quando si celebrano i Re Magi, una tradizione molto sentita dalla Spagna e dei paesi di lingua spagnola.
Per chi sceglie la Repubblica Dominicana, significa entrare in questo clima festoso e farsi avvolgere dal calore del sole e della sabbia, immergersi in un mare dalle mille sfumature del turchese e del verde e soggiornare in uno dei tanti resort e boutique hotel affacciati sulla spiaggia, ma anche conoscere le tradizioni del luogo. Il charamico è il tradizionale albero di Natale dominicano, fatto con rami secchi e, secondo la tradizione, dipinto di bianco. Oggi si trova in tutti i colori e addobba sia le case sia le strade dalla capitale al più remoto paesino dell’interno. E per festeggiare l’anno nuovo ci sono alcune regole ben precise sui colori da indossare. Il bianco rappresenta la buona salute, il verde i soldi e il giallo la possibilità di trovare un lavoro migliore.
Un viaggio è anche un’occasione per provare le ricette tipiche di questo periodo, perché anche ai tropici le feste si celebrano soprattutto a tavola. Immancabile durante la cena della Nochebuena, la notte di Natale del 24 dicembre, il cerdo asado, il maiale arrosto, tenero e gustoso che si prepara con un mix di aromi, olio, succo di limone e sale che viene spalmato sulla carne prima di infornare. Si serve solitamente con il moro del guandules, un piatto a base di riso e guandules (un tipo di pisello molto popolare nel Caribe), che si può