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Ecco perché Polignano a Mare è la meta più accogliente del mondo

26 gennaio 2023
Scenic view of Lama Monachile Cala Porto beach in Polignano a Mare, Italy

Scenic view of Lama Monachile Cala Porto beach in Polignano a Mare, Italy

È Polignano a Mare la città più accogliente del mondo. A decretarlo sono stati i ‘Traveller Review Award’ di Booking, che premiano ogni anno le mete più ospitali del pianeta. La classifica analizza le recensioni ottenute dalle strutture di 220 Paesi. L’edizione numero undici ha incoronato come città vincitrice il borgo pugliese, che ha saputo garantire servizi e ospitalità eccellenti nel corso delle diverse stagioni. Ecco quindi cosa fare vedere se si decide di visitare Polignano.

1. Lama Monachile

Chi arriva a Polignano a Mare non può non visitare Lama Monachile, la baia che si trova nella parte centrale del borgo. È la più famosa tra le spiagge della città ed è abbracciata dalle due alte scogliere calcaree – simbolo di Polignano – che sembrano gettarsi nell’azzurro intenso del mare. Le pareti rocciose che la circondano sono meta prediletta per chi ama i tuffi. Lama Monachile deve il suo nome al fatto che tempo fa, proprio qui, fu avvistato un esemplare di foca monaca. In estate la spiaggia è parecchio affollata dai turisti ma è anche uno dei luoghi più suggestivi della cittadina e, per questo, merita una visita in ogni stagione. Il ponte che sorge alle sue spalle – luogo perfetto per gli amanti dei selfie – è stato costruito sopra un ponte romano della via Traiana.

2. Museo d’arte contemporanea Pino Pascali

Pino Pascali era un artista originario di Polignano a Mare e a lui è intitolato il museo di arte contemporanea della città. È stato realizzato nell’ex mattatoio comunale che si trova sempre nella zona centrale del paese, ma dal lato opposto rispetto all’affaccio di Lama Monachile. All’interno è possibile ammirare la collezione permanente che comprende molte delle opere di Pascali, ma anche quelle di altri artisti contemporanei. Alcune sale del museo sono invece dedicate alle mostre temporanee spesso ospitate dalla struttura.

3. Statua di Domenico Modugno

Il più celebre degli artisti nati a Polignano a Mare è certamente Domenico Modugno. Al compianto cantante, la città ha dedicato una statua in bronzo che si trova nei pressi del lungomare. La statua, alta circa tre metri, riproduce l’immagine di Modugno rivolto verso il mare e con le braccia spalancate. Era questa la posizione che l’artista assumeva cantando il ritornello di ‘Nel blu dipinto di blu’. E chissà se, intonando quello che fu un grande successo internazionale, il cantante non pensasse proprio alla sua Polignano.

4. Passeggiare per i vicoli del centro storico

Il nucleo di Polignano a Mare, costituito da un agglomerato di case bianche arroccate sulla scogliera, è abitato sin dal Neolitico. Ancora oggi è questo il fulcro della vita e della movida della città. Al centro storico si accede grazie alla cosiddetta Porta Grande che un tempo rappresentava l’unica via di accesso alla cittadina. Passeggiando per i vicoli è possibile ammirare le opere di Guido il Flaneur. Questo artista locale ha deciso di abbellire le stradine del centro storico scrivendo su muri e gradini i versi di grandi poeti del passato. La meraviglia del centro storico di Polignano è che passeggiando si riesce sempre a raggiungere il mare.

5. Riso patate e cozze

Uno dei piatti tipici della tradizione di Bari e provincia è riso patate e cozze. A Polignano questa specialità viene servita nella cosiddetta ‘tiella’, un tegame da forno. Questo piatto si prepara a strati: cipolle, patate, cozze con guscio, riso (crudo condito con sale, pepe e pecorino) e pomodorini. E poi ancora e ancora, in questo ordine, fino ad arrivare al limite della ‘tiella’. Tutto il pasticcio viene infine ricoperto con patate prima di essere infornato per 45 minuti. Le quantità e le dosi dei singoli ingredienti sono un segreto della tradizione e replicare correttamente questa bontà lontano dalla Puglia è quasi impossibile. La gran parte dei ristoranti di Polignano la inseriscono però nel menù.