
Una storia antica, influenzata da Venezia e dall’Austria, una cucina tutta da gustare, percorsi benessere e panorami mozzafiato, fra mare e montagna. Siamo nell’Istria Slovena, fra Pirano e Portorose: a mezz’ora da Trieste, 47 chilometri di costa fatta di borghi e litorali di grande bellezza, natura incontaminata, ma anche rinomate località termali, hotel a cinque stelle e casinò.
Le radici
La sua storia risale al ‘600 e un lungo passaggio è legato alla dominazione veneziana, iniziata ufficialmente nel 1283. Un legame testimoniato dai vicoli, dalla possente cinta muraria e dal campanile, copia di quello di San Marco. Risorsa importantissima per questo legame, il sale delle saline della zona. Dopo la caduta della Serenissima, nel 1797, Pirano entrò a far parte dell’Austria imperiale: fondamentale il ruolo portuale dovuto alla vicinanza con Trieste, principale scalo marittimo dell’Impero austro-ungarico. Importante fu anche lo sviluppo di una linea ferroviaria a scartamento ridotto da Trieste a Parenzo: lungo il suo tracciato oggi è stato creato un percorso ciclabile e pedonale, perfetto per apprezzare al meglio una rete di sentieri che si sviluppano tra il verde e le saline. Grazie ai buoni collegamenti, verso la fine del 1800 il turismo si sviluppò anche a Portorose. Conosciuta come località dalle proprietà curative fin dal XIII secolo, diventò una delle più belle e mondane mete termali del mondo: deve la sua fama a un clima piacevolmente mite, aria pulita causata dalla circolazione del vento ed effetti benefici dovuti ai trattamenti con acqua ad alta concentrazione saline e ai fanghi salini.
Le contaminazioni
Le tracce del passato veneziano sono fortemente presenti nel dedalo di vicoli del centro, nelle piazze
Salute e benessere
Portorose propone un paradiso fatto di Spa e piscine interne ed esterne riscaldate con acqua di mare per rigeneranti sedute di talassoterapia, pratica di benessere abbinata anche a trattamenti a base di fanghi locali. Tappa obbligata alla Thalasso Spa “Lepa Vida”, realizzata in un’area dismessa delle saline di Sicciole, dotata di una grande piscina di acqua di mare riscaldata e di vasche Kneipp. Attiva da maggio a settembre, grazie alla sua ampia area en plein air arriva a ospitare fino a 55 persone, che possono beneficiare di impacchi a base di fanghi, scrub al sale e bagni in salamoia, così come di massaggi mirati o trattamenti di linfodrenaggio.
Percorsi enogastronomici
Tanti i tesori del gusto: vini (Malvazija e Refosk, tra tutti), olio d’oliva, frutta, verdura, pesce, tartufi, sale (con il pregiato Fleur de Sel). La vicinanza con l’Italia e con la regione alpina ha creato un mix unico di sapori e influenze: tra i piatti tipici istriani ci sono la classica zuppa a base di verdure e mais chiamata “Bobiči”, i “Rizi-Bisi” (riso con piselli e pancetta), le sarde in šavor, la zuppa di pesce detta “Brodet”, e poi il prosciutto crudo fatto asciugare lentamente all’aria aperta (“Pršut”) o la polenta con lo stoccafisso. La cucina istriana comprende anche gnocchi con carne di selvaggina o di
Incontri con i produttori locali
Indirizzo da mettere in agenda, l’allevamento amico del mare della famiglia Fonda: i branzini e le
Le altre attività
Gli sport acquatici fanno la parte del leone con vela, surf e canottaggio, nuoto, diving, pesca, oltre a kayak e canoa. La presenza dell’aeroporto turistico permette anche di fare esperienze come voli in aeroplano, con l’adrenalinica possibilità di lanciarsi con il paracadute. Sulla terraferma, una rete di sentieri escursionistici per tutti i livelli, così come i tracciati per la bicicletta, che si sviluppano tra Pirano, Portorose, Sicciole e Strugnano, sono perfetti per esplorare la bellezza del verde e ammirare il paesaggio. Un’occasione speciale per ciclisti e trekker è l‘ex ferrovia Parenzana, che, attraverso un suggestivo tunnel, conduce nell’arco di circa tre chilometri e mezzo dalla vivacità di Portorose alla tranquillità di Strugnano. Completa l’offerta un centro sportivo con più di 12 campi da tennis, un campo da mini-golf e strutture per il ping pong, la pallacanestro e il calcetto. Senza dimenticare le escursioni, la vicinanza con la capitale Lubiana, a circa un’ora di auto, i meravigliosi laghi di Bled e Bohinj, le grotte di Postumia e Škocjan, Trieste e Venezia.
Dove alloggiare
Oltre agli hotel di differente categoria e prezzo, non mancano campeggi (anche glamping), B&B, ostelli e appartamenti. La scelta tra gli hotel spazia dalle tre alle cinque stelle, con l’unico cinque stelle superior di tutta la Slovenia, il Kempinski Palace Portorož, costruito nel 1910 e reso unico dalla presenza di numerosi elementi originali come la spettacolare sala dei cristalli, usata per le colazioni e per il tradizionale festival degli spumanti che si svolge durante le vacanze natalizie.
Info: www.portoroz.si/it