Moodclock e Tenuta Cucco: a Serralunga d’Alba arte e vino dialogano su campanili e castelli

Il progetto di Fondazione La Raia in collaborazione con la cantina a conduzione biologica della famiglia Rossi Cairo. Sabato 7 giungo l’inaugurazione, occasione per una giornata tra “pannelli espressivi” e Barolo

di GIOVANNA ROMEO
30 maggio 2025
Le installazioni artistiche sul campanile seicentesco e il paesaggio langarolo sullo sfondo

Le installazioni artistiche sul campanile seicentesco e il paesaggio langarolo sullo sfondo

La bellezza delle Langhe è senza dubbio il suo paesaggio, un panorama che all’osservazione ricorda molto la pittura paesaggistica del Settecento. Goethe, scrittore e poeta, riconobbe in esso qualcosa che va oltre la descrizione delle cose; egli vide il movimento e la vita come il fenomeno più intimo delle forme che l’arte con le sue immagini gli rende riconoscibile.

Il progetto

È proprio l’arte che oggi lega il territorio di Serralunga d’Alba e la sua cultura, a una nuova iniziativa a cura di Fondazione La Raia con il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Serralunga d’Alba. Qui, la famiglia Rossi Cairo, proprietaria dal 2015 dell’azienda biologica Tenuta Cucco, insieme a Fondazione La Raia (nata nel giugno 2013 con l’obiettivo di promuovere in Italia e all’estero una riflessione critica sul paesaggio, attraverso contributi che riguardano più campi di indagine), inaugurerà sabato 7 giugno presso la chiesa di San Sebastiano nel Borgo, un’opera site specific.

Scuri di imposte verdi e rossi

Moodclock, di Riccardo Previdi a cura di Ilaria Bonacossa, si inserisce in maniera giocosa e inaspettata nel contesto architettonico medioevale di uno dei più suggestivi comuni delle Langhe. Pannelli costruiti con scuri di imposte verdi e rossi (rimandano al colore della vite e del vino), appesi sui quattro lati del campanile seicentesco della chiesa sconsacrata di San Sebastiano (entrambe di proprietà della famiglia Rossi Cairo), ubicata in piazza Uberto I, a pochi metri dal castello e dalla sua celebre torre fortificata francese, hanno umanizzato il paesaggio entrando in sintonia con le emozioni. Il quinto pannello, che come gli altri simula stati d’animo espressi dal viso (una faccia che ride, una che si dispera e due facce che registrano gli stadi emotivi intermedi) è stato pensato per una delle finestre dell’azienda Tenuta Cucco. Punto di ingresso a Serralunga, e dal quale si vedono in lontananza sia il campanile di San Sebastiano sia il castello, accoglie il visitatore con un quinto stato d’animo: una faccina che ride a crepapelle, ribaltata a testa in giù. Il suo titolo è Zeitgeist.

Eccellenze artistiche

Il tutto crea un forte legame tra la cantina, il campanile e il castello. “Giocando sull’estetica medievale dell’araldica e, più nello specifico, con lo stemma di Serralunga – che mostra un grappolo d’uva (una serie di cerchi) e un calice (un semicerchio) – ho ricostruito, usando le stesse figure geometriche, quattro maschere che riassumono quattro diversi stati d’animo. Quattro più una, in realtà”, racconta Previdi. Serralunga d’Alba entra così in un circuito di presentazioni di eccellenze d’arte contemporanea sostenute da realtà private che valorizzano il paesaggio storico oltre a quello naturale.

Tenuta Cucco

Tenuta Cucco si inserisce armoniosamente nel paesaggio circostante
Tenuta Cucco si inserisce armoniosamente nel paesaggio circostante (foto Luca Chiaudano)

Ma le Langhe sono prima di tutto terra di vino, dunque quale migliore occasione per un wine-tour di Tenuta Cucco e di San Sebastiano del Borgo, visitabile su richiesta? Anche Tenuta Cucco, con i suoi 15 ettari vitati nel cuore delle Langhe (per volontà di Piero Rossi Cairo che ha scelto di valorizzare ulteriormente un terroir unico, dal 2018 è un’azienda biologica), si inserisce perfettamente nel contesto paesaggistico, ubicata ai piedi del castello del 1300 dal quale si domina l’intera area collinare, Patrimonio Unesco Il nome dell’azienda rimanda appunto al “cucco”, la parte più alta nel dialetto della zona, cioè la sommità della collina. Qui si trova il vigneto più antico - Vigna Cucco, parte del Cru Cerrati -, una vigna simbolo di Serralunga, antichissima e riconosciuta nelle più importanti mappe della zona.

I vini

La produzione (circa 70mila bottiglie l’anno) è affidata a Clara Milani, enologa di Tenimenti Rossi Cairo. L’azienda produce Barolo a Serralunga d’Alba dal 1967, il Vigna Cucco dal 1986, la menzione Cerrati dal 1996 e dall’annata 2017 il Bricco Voghera. Da degustare il Barolo Docg Comune di Serralunga d’Alba 2020, l’espressione territoriale fresca, floreale, con un tratto sapido minerale bene definito, proveniente dalla menzione Bricco Voghera e dalla parte più bassa del Cerrati. Il Barolo Docg Bricco Voghera 2020, un vino di bella tensione e acidità, con profumi di floreale essiccato, cuoio e terra, ottenuto da un vigneto di circa due ettari, felicemente esposto su tre lati e collocato all’inizio di Serralunga a ridosso dell’azienda, anch’esso invecchiato per circa 30 mesi in botti di rovere di Slavonia. E il Barolo Docg Cerrati 2020, ricco, corposo, longevo, elegantissimo, l’espressione più autentica di questa terra e delle sue peculiarità dovute all’antichità del terreno.

Bere e mangiare, ecco dove

A latere, merita una sosta la Vinoteca Centro Storico, lungo la strada che raggiunge il Castello, e una pausa pranzo all’Osteria Tre Case anch’essa ai piedi del Castello di Serralunga d’Alba. Un ambiente essenziale e raffinato (si mangia anche all’aperto nel dehors situato all’ombra della maestosa Torre) dove gustare la tradizione piemontese arricchita da un tocco contemporaneo.