Giovedì 18 Aprile 2024

Oltrepò Pavese: top 5

Un lembo di terra che si innesta con una regolarità quasi geometrica tra le province di Alessandria, di Piacenza e la Liguria a Sud. Gran parte del territorio ospita vigneti, ma è il grande fiume a dettare i tempi lambendo Voghera, Broni, Casteggio, Stradella e altri borghi che affondano le loro radici nella storia

Oltrepò Pavese

Oltrepò Pavese

Castelli, torri e chiese incantevoli. Ma anche fiumi, valli, alture, arte e storia. Sono questi gli ingredienti che colorano l’Oltrepò Pavese, lembo di terra a forma triangolare che si innesta, quasi con una regolarità geometrica, tra l’Alessandrino a ovest, il piacentino a est e il genovese a sud. Il mare (ligure) non è poi così lontano. A separare la parte più pianeggiante dell’Oltrepò dalle spiagge ci sono le colline (ma anche qualche vera e propria montagna dell’Appennino come ad esempio il monte Lesima alto 1.724 metri, il monte Chiappo da 1.700 metri o il Penice da 1.460), la vera grande ricchezza di questo territorio. L’80% ospita vigneti. Migliaia di ettari che producono ogni anno vino di ottima qualità. Pinot nero, Buttafuoco, Barbera, Riesling, Bonarda e Moscato tutti riconosciuti da marchio Doc. Se vi trovate in provincia di Pavia, magari siete partiti da Milano, e vi state dirigendo verso sud, nel momento in cui passate il Po, il maestoso fiume padrone che anche storicamente decideva il bene e il male di queste terre, eccovi in Oltrepò. Lo dice il nome stesso. è di immediata intuizione. Voghera è il centro principale. Ma anche Broni, Casteggio e Stradella meritano una visita. Il borgo medioevale di Zavattarello, riconosciuto tra i più belli d’Italia e famoso per il Castello Dal Verme dove, secondo una leggenda, si aggira il fantasma di Pietro Dal Verme (avvelenato dalla seconda moglie Chiara Sforza nel 1845), è pronto a regalarvi una giornata indimenticabile se avrete l’opportunità di sceglierlo come meta. Sempre in tema di castelli sono ricchi di fascino poi quelli di Castana, Cecima, Oramala e Romagnese. In questa parte di Lombardia poi si può anche pensare al proprio benessere e alla propria salute. Sono state accertate infatti le peculiarità curative delle acque di Rivanazzano e Salice Terme. Ma si sta bene anche a tavola, dove ci si può accomodare in tutto relax e gustare, insieme al buon vino, i prodotti tipici della zona: tra questi il Salame di Varzi e la mostarda di Voghera.

Top dell’Oltrepò Pavese
  1. 1
    LA GRANDE CUOCA
    Piera Spalla firma l’ottima cucina di un ristorante diventato un must tra i buongustai che transitano per l’Oltrepò Pavese. Tra le chicche, gli agnolotti ripieni con stufato e al burro e salvia” e la “tartare di bue con acciughe”. Davvero imperdibile.
  2. 2
    CHE FORMAGGI
    La materia prima offerta da un’ottantina di capre e la tenacia di Maria Chiara e Nicola diventata proverbiale nel mondo caseario dell’Oltrepò Pavese.
  3. 3
    UN VERO SALAME
    Il “Varzi Dop” è una delle chicche della gastronomia locale e il salumificio artigianale Thogan Porri lo produce seguendo l’antica ricetta contadina: carne selezionata, budello naturale legato a mano.
  4. 4
    BUONI SOGNI
    Il “Resort Prime Alture” circondato da vigneti, propone 6 suite di charme arredate a tema e personalizzate con nomi di vini. Fa parte del prestigioso brand di Alain Ducasse, Les Collectionneurs.
  5. 5
    TRA I FANTASMI
    Il borgo medioevale di Zavattarello, riconosciuto tra i più belli d’Italia e famoso per il Castello Dal Verme dove, secondo una leggenda, si aggira il fantasma di Pietro Dal Verme avvelenato dalla seconda moglie

UN CONSIGLIO: Il brasadè di Broni è un biscotto che viene preparato per cresime e matrimoni