Mercoledì 24 Aprile 2024

Non solo Urbino celebra Raffaello

A cinquecento anni dalla morte nella città natale e in tutte le Marche una serie di mostre dedicata all’artista e ad altri protagonisti del Rinascimento

I paeseggi di Licini

I paeseggi di Licini

La grande stagione del Rinascimento inaugurata a Firenze dai Medici trova nelle Marche, in particolare nel Monte - feltro che s’incunea tra Toscana e Ro - magna, il terreno di coltura più fertile. Le corti feudali diventarono ospitali atelier per nomi come Piero Della Francesca, Paolo Uccello, France - sco di Giorgio Martini, Bramante, Tiziano, Lorenzo Lotto. E, per un prodotto pregiato di questa terra come l’urbinate figlio d’arte Raffaello (il padre Gio - vanni Santi era poeta e pittore di corte) questo 2020 è l’anno delle celebrazioni per i 500 anni dalla sua morte, avvenuta quando aveva solo 37 anni.

Mostre ed eventi percorrono l’intera regione anche se il fulcro è, giocoforza, Urbino, la città natale dove si trova ed è visitabile anche la casa che custodisce, oltre a un’Annunciazione del padre, anche due ope - re di Raffaello: la Madonna della Seggiola e la Visio - ne di Ezechiele mentre attende ancora una paterni - tà sicura l’affresco Madonna col Bambino collocata proprio nella stanza che lo vide aprire gli occhi sul mondo. Ma è nel vicino Palazzo Ducale che sono concentrate le mostre allestite per l’occasione. Fino al primo novembre nelle sale del Castellare ‘Baldas - sarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti di cor - te’ racconta l’autore del ‘Cortegiano’ attraverso le lettere che scambiava con l’intellighenzia e i potenti del tempo. Alla Galleria Nazionale delle Marche è in corso fino al 27 settembre “Raphael Ware. I colori del Rinascimento” con 147 esemplari di raffinata ma - iolica. Spostandosi al Collegio Raffaello,sempre, fino al primo novembre “Raffaello Una mostra impossi - bile” con 45 suoi dipinti ridotti in scala 1:1 per dar modo al visitatore di vedere in un solo luogo opere disseminate in 17 Paesi.

Ma, come detto, è l’intera regione a partecipare all’omaggio. Il Museo Pontificio della Santa Casa di Loreto presenterà “La Madonna del velo o Madonna di Loreto di Raffaello. Storia avventurosa e successo di un’opera“ mentre a Jesi (Musei Civici di Palazzo Pianetti) andrà in scena “Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica”. E proprio qui tra gli affreschi e gli stuc - chi della Pinacoteca può iniziare anche un itinerario dedicato a un altro dei protagonisti del Rinascimen - to marchigiano, Lorenzo Lotto, del quale sono con - servate la Deposizione e la Visitazione. Altre perle di mano lottesca si trovano a Cingoli, Ancona, Loreto, Recanati, Monte San Giusto e Mogliano.

Il trionfo dell’arte figurativa quattrocentesca si con - centra però nella figura di Carlo Crivelli, le cui testi - monianze sono disseminate tra Palazzo Buonaccorsi a Macerata, la Pinacoteca parrocchiale di Corrido - nia, Montefiore dell’Aso, Monte San Martino dove lavorò con il fratello Vittore, Massa Fermana dov’è custodita la prima testimonianza del suo passaggio nella regione (l’artista è veneto di nascita), Ascoli Pi - ceno, Ancona.

 

PESARO Noi, la mostra Fino all’11 ottobre le sedi espositi - ve dei Musei Civici di Palazzo Mo - sca e del Museo Nazionale Rossini a Pesaro ospitano la mostra “Noi. Non erano solo canzonette” che prende in esame i 25 anni dal 1958 al 1982 che hanno rivoluzionato il nostro Paese. Il punto di vista del - lo storytelling è quello della musi - ca che ha saputo descrivere clima ed emozioni di quel periodo cru - ciale (per informazioni biglietteria dei musei civici 0721 387541 e del museo Rossini 07211922156).

SAN BENEDETTO DEL TRONTO Uno zoo plastico Il collettivo Cracking Art anima fino al 2 novembre la città di San Benedetto del Tronto con un’ini - ziativa en plein air che la rende habitat di una trentina di creatu - re in plastica rigenerata: surica - ti, elefanti, cani, gatti, conigli e la chiocciola (loro celebre em - blema) trovano posto in angoli suggestivi ed evocativi che am - mantano di atmosfera fiabesca l’intera località rivierasca.

MONDOLFO, OSIMO, SENIGALLIA Giacomelli e Keith Haring tra scatti e graffiti In tempi di Covid anche il Syne - sthesia Festival di Mondolfo ha ripensato i suoi contenuti orga - nizzando l’edizione monografi - ca “Galleria senza soffitto” il cui cuore sono gli scatti di Mario Giacomelli, stampati in grandi dimensioni e trasformati in instal - lazioni site specific che si alterna - no con opere di Street art. Street Art che è pure protagonista a Pa - lazzo Campana di Osimo con la personale (fino al 10 gennaio) di Keith Haring. In questo intreccio di suggestioni a cavallo tra le due province, rientra anche la mostra “Sguardi del Novecento” che fino al 27 settembre propone al Palaz - zo del Duca e al Palazzetto Bavie - ra di Senigallia 20 foto di Giaco - melli in dialogo con 90 scatti di grandi fotografi coevi, da Doi - sneau a Berengo Gardin, da Car - tier-Bresson a Nino Migliori.

FERMO I paeseggi di Licini Fino all’8 dicembre Monte Vidon Corrado (Fermo) ospita “La re - gione delle madri. I paesaggi di Osvaldo Licini” che espone circa 60 olii e 20 disegni a testimonian - za sia della fase figurativa che di quella astratta degli anni Trenta. E la visione di queste opere può es - sere uno stimolo per spingersi poi a vedere dal vivo gli scenari raffi - gurati, tra cui i leopardiani Monti azzurri. Occasione per conosce - re anche la locale Via dei Polittici lasciati tra Belforte del Chienti, Serrapetrona e Monte San Marti - no dai fratelli Crivelli, da Giovanni Boccati e Lorenzo D’Alessandro.