Borgo dei borghi 2025, la sera di Pasqua la proclamazione del vincitore: scopriamo i 20 finalisti

Domenica 20 aprile in prima serata su Raitre, nella trasmissione Kilimangiaro condotta da Camila Raznovich, sarà svelata la classifica. In gara un paese per ciascuna regione

di LAURA DE BENEDETTI
15 aprile 2025
Peccioli, in Toscana, è Borgo dei Borghi 2024

Peccioli, in Toscana, è Borgo dei Borghi 2024

È iniziato il conto alla rovescia per la proclamazione del vincitore della dodicesima edizione de Il Borgo dei Borghi, il celebre concorso televisivo che celebra i piccoli centri italiani, dando loro la possibilità di mettersi in gioco e mostrare le proprie peculiarità attraverso l’importante vetrina televisiva.

La serata finale è prevista per domenica 20 aprile 2025, in prima serata su RaiTre, all'interno del programma Kilimangiaro, condotto da Camila Raznovich. Durante la trasmissione, verrà svelata la classifica definitiva, dal ventesimo al primo posto, determinata dalla combinazione del voto popolare e del giudizio di una giuria di esperti.​

Borgo dei Borghi 2025, i finalisti

La competizione vede la partecipazione di venti borghiuno per ciascuna regione italiana, rappresentando la diversità e la ricchezza culturale del paese. Le votazioni online da parte del pubblico tv, che rappresentano l’85% della composizione del voto finale e dunque hanno una notevole influenza, si sono concluse il 6 aprile 2025, e ora resta da conoscere il verdetto finale, che sarà annunciato nella trasmissione del 20 aprile. Il restante 15% è il voto espresso, il 5% per ciascuno, da 3 giurati. 

Il Borgo Dei Borghi 2025 sarà il Borgo, tra i 20 in finale, che all’esito delle votazioni, avrà raccolto il maggior numero di voti in percentuale. Nel 2024 il titolo di Borgo dei Borghi è stato assegnato a Peccioli (PI), in Toscana. La cittadina ha conquistato il pubblico e la giuria grazie al suo impegno nella riqualificazione urbana e nella valorizzazione del territorio. Sul podio, al secondo posto si è classificato Badolato (CZ) al terzo Grazie (MN).

Quale sarà, dunque, il paese più rappresentativo del patrimonio culturale, storico e paesaggistico italiano pronto a fregiarsi del titolo Borgo dei Borghi 2025? Di seguito i finalisti, uno per ciascuna regione, con i relativi tratti distintivi.

Grado (Gorizia, Friuli Venezia Giulia)

Situata nella parte meridionale della provincia di Gorizia, Grado sorge su un’isola tra la foce dell’Isonzo, la laguna che comprende circa trenta isole e il Mar Adriatico. Caratterizzata da una spiaggia di sabbia finissima esposta a sud, la cittadina conserva oltre 1.600 anni di storia, testimoniata dalle calli, i cortili dell’antico castrum romano, la Basilica di Santa Eufemia e altri edifici di rilievo. Collegata alla terraferma da una lunga diga percorribile in auto, ha visto svilupparsi attorno all’abitato storico diversi quartieri recenti.

Buggerru (Sud Sardegna, Sardegna)

Sorto come borgo minerario nel 1864, Buggerru si affaccia sulla costa sud-occidentale della Sardegna. Le case si dispongono a ventaglio lungo un litorale che alterna sabbia fine, pareti rocciose e calette, con un mare dai colori cangianti. La Galleria Henry, un tempo percorsa da un treno per il trasporto dei minerali, oggi è museo a cielo aperto e testimonianza del passato industriale del borgo.

Lazise (Verona, Veneto)

Affacciata sulla sponda orientale del lago di Garda, a 24 chilometri da Verona, Lazise si distingue per le calli, il porticciolo, la lunga passeggiata sul lago e il paesaggio collinare circostante ricco di vigneti, oliveti, cipressi e boschi. Conserva testimonianze storiche come le Mura Medievali, il Castello Scaligero, la Dogana Veneta e numerose ville e chiese di epoca romanica e rinascimentale.

Montechiarugolo (Parma, Emilia-Romagna)

Costruito attorno al castello che domina un promontorio sul fiume Enza, Montechiarugolo si trova a sud-est di Parma, tra la pianura e le colline. Il borgo, con le sue frazioni, conserva case addossate, antiche arcate in mattoni, chiese e strade strette, oltre a rievocare ogni anno la Battaglia di Montechiarugolo del 1796.

Militello in Val di Catania (Catania, Sicilia)

Situato sull’estremo rilievo settentrionale dei Monti Iblei, il borgo fa parte del patrimonio Unesco. Rilevante centro religioso e culturale, vanta numerose chiese, palazzi e ville settecentesche. Ancora vive sono le tradizioni legate alla lavorazione della mostarda di fico d’India e alle feste popolari.

Sirolo (Ancona, Marche)

Incastonato sulle pendici meridionali del Monte Conero, Sirolo si affaccia sul mare con rupi, grotte e spiagge selvagge circondate da pinete, mentre alle spalle si estendono colline coltivate. Il centro storico conserva l’originaria struttura medievale, offrendo un connubio di storia, natura e attività sportive.

Agliè (Torino, Piemonte)

Nel cuore del Canavese, Agliè sorge su ciò che resta dell’antica Alladium romana. Presenta strade acciottolate, la villa del poeta Guido Gozzano, portici, chiese e vigneti dell’Erbaluce. Il Castello Ducale, incluso tra le Residenze Reali Patrimonio Unesco, testimonia sette secoli di storia sabauda.

Agnone (Isernia, Molise)

Posto su una collina tra le valli del Sangro e del Trigno, Agnone è circondato da boschi e ruscelli. È noto per la storica produzione di campane e per le sue numerose chiese. Il centro storico è punteggiato da botteghe, dipinti e elementi architettonici che raccontano la storia del borgo.

Nus (Aosta, Valle d’Aosta)

Situato sulla sinistra della Dora Baltea a 12 km da Aosta, Nus è circondato da castagneti, vigneti e villaggi sparsi. Nella frazione di Lignan si trova l’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta, noto per la qualità delle osservazioni grazie alla bassa presenza di inquinamento luminoso.

Maiori (Salerno, Campania)

Nel cuore della Costiera Amalfitana, tra i terrazzamenti di limoni e il mare, Maiori presenta la spiaggia più lunga della costa. Il borgo è ricco di edifici storici e mantiene vive le tradizioni artigiane, offrendo un paesaggio che unisce agricoltura, storia e natura.

San Gemini (Terni, Umbria)

A 12 km da Terni, lungo la via Flaminia, San Gemini si sviluppa tra le colline coltivate, conservando un centro storico medievale con vicoli, chiostri e piazze. Chiamata “città delle acque” per le sue sorgenti minerali, è attraversata da ruscelli e fonti.

Deiva (La Spezia, Liguria)

Situato tra Genova e La Spezia, Deiva è diviso tra il centro storico medievale con carruggi e architettura ligure e la zona turistica costiera nata nel Dopoguerra. L’entroterra ospita frazioni sparse raggiungibili lungo itinerari naturalistici.

Ischitella (Foggia, Puglia)

Nel promontorio del Gargano tra il mare Adriatico e il lago di Varano, Ischitella presenta un centro storico a lisca di pesce, con vicoli acciottolati, punti panoramici, palazzi antichi e chiese settecentesche.

Scarperia (Firenze, Toscana)

Il borgo si trova nel Mugello, tra boschi e colline, a 30 km da Firenze. Storicamente legato alla produzione di coltelli, conserva chiese e palazzi come la Pieve di Sant’Agata e il Palazzo dei Vicari con l’orologio appartenuto a Brunelleschi.

Ala (Trento, Trentino-Alto Adige)

Ai piedi del Monte Baldo, Ala presenta un centro medievale con palazzi nobiliari e chiese. Un tempo centro tessile specializzato nella produzione del velluto, il borgo ospita eventi musicali e si apre agli itinerari naturalistici dei Monti Lessini.

Aieta (Cosenza, Calabria)

Nel Parco Nazionale del Pollino, Aieta conserva architetture rinascimentali come Palazzo Spinelli, chiese, cappelle, portali in pietra e mulini medievali. Le case bianche con tetti rossi e le strade strette completano il profilo del borgo.

Penne (Pescara, Abruzzo)

Tra il mare Adriatico e il Gran Sasso, Penne è nota come “città dei mattoni” per l’uso diffuso del cotto. Il centro storico ospita palazzi, chiese, porte monumentali e un lago artificiale che arricchisce il paesaggio.

Corenno Plinio (Lecco, Lombardia)

Frazione medievale di Dervio, Corenno Plinio sorge su uno sperone roccioso sul lago di Como. Il borgo, sviluppato attorno al castello, è noto come “il borgo dei mille gradini” per le scalinate che collegano le case al molo.

Montalbano Jonico (Matera, Basilicata)

Situato tra i calanchi lucani, Montalbano Jonico si estende lungo sentieri che collegano il mare al Pollino. Il borgo conserva strutture difensive normanne, strade strette, chiese del Quattrocento e palazzi gentilizi.

Vignanello (Viterbo, Lazio)

Nella Tuscia, alle pendici dei Monti Cimini, Vignanello è circondato da oliveti e vigneti. Il castello, con giardino all’italiana, domina il borgo. Nel sottosuolo si sviluppano i “connutti”, cunicoli usati per la raccolta e il trasporto dell’acqua.

Il titolo: Borgo dei borghi 2025

Di ogni Borgo verrà riproposto un filmato che mostra dunque il meglio del patrimonio storico, culturale e gastronomico del Paese. Premio per il vincitore una targa con il titolo di “Borgo dei Borghi 2025”. Nella finalissima sarà presente una giuria composta da 3 noti personaggi che affiancherà il pubblico nelle votazioni. I giurati parteciperanno alla votazione finale e saranno protagonisti della prima serata del Borgo dei Borghi.