Macerata. Natura, spiritualità e tesori dell’arte

I capolavori nelle gallerie del capoluogo si sommano a luoghi sacri e siti archeologici

Macerata. Natura, spiritualità e tesori dell’arte

Macerata. Natura, spiritualità e tesori dell’arte

Una vacanza per rigenerare cuore e mente, che in meno di un’ora di macchina permette di passare dal mare alla montagna, scoprendo infiniti luoghi d’arte e di magia, anche religiosa. Il viaggio nella provincia di Macerata parte dal capoluogo, dai musei civici di Palazzo Buonaccorsi dove, dopo un viaggio virtuale in carrozza, basta salire di un piano per essere immersi nell’arte antica di Crivelli, Salvi, Dolci e del Parmigiano o nelle sale dell’arte moderna con un salto nel Futurismo. Il viaggio nell’arte maceratese continua a Palazzo Ricci e alla biblioteca Mozzi Borgetti, ma non potrebbe essere completo senza una visita allo Sferisterio, la casa della musica all’aperto. 

Uscendo da Macerata, per un’esperienza tra natura e spiritualità, si trova l’abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra nei comuni di Urbisaglia e di Tolentino, uno dei monumenti più pregevoli dell’architettura cistercense con il suo pozzo ottagonale, le grotte e le cantine. Il silenzio della natura si mescola con la spiritualità e la riflessione offerta dall’opera dei monaci cistercensi. Il tutto inserito in una riserva naturale di oltre 1.800 ettari gestita dalla Fondazione Giustiniani Bandini. Nel Comune di Tolentino da non perdere la Basilica di San Nicola, il suo chiostro agostiniano e il suggestivo “Cappellone”, la cui sala è rinomata per le decorazioni. Salendo verso i Sibillini si incontra San Ginesio, dove tra le caratteristiche mura medioevali, si apre la Collegiata che, seppur di fondazione romanica, presenta una facciata gotica. Al suo interno sono conservate numerose opere, fra cui un crocifisso ligneo e tele di Zuccari, Pomarancio e De Magistris. 

Per gli appassionati di archeologia c’è il parco di Urbisaglia, con il Museo archeologico, dove sono esposti materiali provenienti dall’antica Urbs Salvia, accanto alle cisterne dell’acquedotto e ai resti dell’anfiteatro. Si erge dall’alto delle colline di Loro Piceno, il castello di Brunforte con la sua cucina seicentesca, ma una delle viste mozzafiato della provincia, si ha da Cingoli, il “Balcone delle Marche”, dove uno dei gioielli è la chiesa di San Filippo Neri. Scendendo a Treia, tappa alla chiesa del Santissimo Crocifisso, al teatro comunale e all’Accademia Georgica. Il tour nella cultura non può che chiudersi a Recanati, patria di Giacomo Leopardi, dove è possibile entrare nella casa del poeta, per passare poi ai musei di Villa Colloredo Mels e ammirare l’Annunciazione di Lorenzo Lotto e al Museo dell’emigrazione marchigiana, dedicato ai 700mila marchigiani costretti a lasciare la loro terra d’origine.