Hervé Barmasse "Benvenuti in Valtournenche"

Considerato l’erede di Bonatti, Messner lo definisce un paladino dei valori dell’unico vero alpinismo

Hervé Barmasse "Benvenuti in Valtournenche"

Hervé Barmasse "Benvenuti in Valtournenche"

La montagna possiede tanti pregi. Il più importante oggi come oggi è la possibilità di adeguarsi alle regole della Fase 2 senza dover cambiare troppo le nostre abitudini. Basta saper scegliere bene il sentiero, la via ferrata, la cima da conquistare e il distanziamento sociale è assicurato. Io stesso ho deciso di ripartire dalla mia Valtournenche, dalle mie montagne, dove sono cresciuto e ho imparato ad amare la grande bellezza della natura. 

Questa estate non ho potuto nè voluto programmare una nuova spedizione all’altro capo del mondo come quelle che mostro sul mio canale YouTube ma ho scelto di restare a casa e adeguarmi volentieri al ritmo lento e continuo dell’escursionista che, durante il cammino, ricerca i colori, i profumi e la bellezza delle terre alte. Voglio suggerire quindi ai lettori i percorsi che farò sulle mie montagne e sulle cime che circondano il Cervino e chissà che non ci si possa incontrare lungo i sentieri che attorniano sua maestà la Gran Becca o mentre vi fermate a fotografare lo splendido aniteatro naturale della Valle d’Aosta. 

Stringete bene le vostre stringhe, preoccupatevi di evitare gli assembramenti lungo il percorso e non dimenticate di mettere nello zaino la vostra mascherina e la cartina dei sentieri. La prima gita che proporrei è un must della Valtournenche: si parte dalla conca di Cheneil e si arriva sul Grand Tournalin dove - nei pressi della vetta - si trova un antico osservatorio astronomico diroccato che indica quel luogo dove le guide, nel 1865, portavano i clienti per vivere l’emozione dell’alba e del tramonto sul Cervino. La gita è impegnativa ma la fatica verrà ampiamente ripagata da un panorama indimenticabile. 

A chi invece preferisce un’uscita più breve, consiglierei sull’altro versante orografico della valle il Pancherot: dopo un’ottima colazione all’Antico Forno Flamini, nella frazione di Perreres, dove mi fermo spesso ad assaggiare quealche dolce tipico delle nostre zona, attraversate il torrente e seguite il sentiero cercando i cartelli gialli che nella nostra regione indicano le vie di montagna.