Orto Giardino, nel piatto la Laguna di Venezia a km zero firmata The Gritti Palace

L’antico complesso monumentale progettato dal Palladio è stato riportato all’antico splendore, grazie a un imponente restauro nel 2021. E il ristorante dello chef Alberto Fol ne attinge a piene mani, proponendo un menù ad hoc spiccatamente vegetale

di GIOVANNA ROMEO
19 maggio 2025
Il pergolato dell’Orto Giardino

Il pergolato dell’Orto Giardino

Ci sono luoghi che custodiscono tesori che il tempo e gli eventi hanno più volte messo a dura prova. Come l’Orto Giardino del Convento della Chiesa del Santissimo Redentore, progettata da Andrea Palladio dopo uno dei periodi più difficili per Venezia: la peste del 1575-1577.

L’antico complesso monumentale, realizzato dalla Serenissima insieme a Papa Gregorio XIII come simbolo di rinascita, si estende per circa un ettaro dal canale della Giudecca fino alla Laguna comprendendo l’Orto, le Cappelle di meditazione, le Antiche Officine e la Serra. L’orto prevedeva cipressi, ulivi, erbe officinali: un giardino di pace e benessere, vivo e rigoglioso creato in corrispondenza perfetta tra architettura e natura.

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Nel 2021, un imponente progetto di restauro - In Venetia Hortus Redemptoris - affidato dalla Curia Provinciale dei Frati Minori Cappuccini con l’autorizzazione della Santa Sede e della sopraintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia, a Venice Gardens Foundation, fondazione che promuove, elabora e attua progetti rivolti alla protezione del patrimonio botanico, artistico e architettonico, creata e presieduta da Adele Re Rebaudengo, lo ha riportato all’antico splendore con un rigoroso metodo scientifico e storico, mobilitando fondi pubblici e privati per il ripristino conservativo. Pensato per essere un giardino in pieno equilibrio tra passato ed esigenze contemporanee, ha visto impegnati gli architetti Alessandra Raso per il recupero architettonico e della Serra e Paolo Pejrone per quello botanico. Tra i mecenati, The Gritti Palace, A Luxury Collection Hotel, Venice, che da sempre si impegna nel preservare la bellezza di Venezia con progetti a tutela del patrimonio culturale e a naturale della città.

Grande attenzione è stata posta alla sostenibilità: un sistema di recupero delle acque piovane dai tetti e la creazione di un pozzo garantiscono l’autosufficienza idrica, mentre le vasche di compostaggio in loco trasformano gli scarti organici in fertilizzante per il terreno. “La sostenibilità non è solo un principio tecnico, ma una filosofia che guida ogni nostra scelta” afferma Adele Re Rebaudengo. Un pergolato in castagno a formare una croce, filari di uva, rose, glicini e begonie: l’Orto Giardino è un luogo di pace e silenzio con oltre 2.500 piante – cipressi, ulivi e piante officinali – che si intrecciano in uno spazio verde simbolo di sostenibilità, di cui alcuni lotti sono coltivati a vegetali che Alberto Fol, executive chef di The Gritti Palace, convoglia in un menù ad hoc spiccatamente vegetale, “L’Orto della Laguna nel piatto”.

Variazione di pomodori dal nostro orto, Tagliatella di pasta fresca alle alghe con zucchine, fiori di zucca, salsa di pomodori arrostiti ed erbette, una Melanzana del nostro orto, con aglio nero maturato e misticanza e a chiudere un Cremoso alle zucchine con il suo fiore disidratato e gelato al basilico, traducono le materie prime disponibili, in un lavoro di cucina che punta a ridurre al massimo anche gli sprechi alimentari con l’uso di prodotti a Km0.

The Gritti Palace, collocato davanti alla maestosa basilica di Santa Maria della Salute, a pochi passi da piazza San Marco da La Fenice, nel 1525 residenza privata del Doge di Venezia Andrea Gritti, supporta inoltre il Banco Alimentare - Ufficio Veneto offrendo un paio di volte alla settimana le proprie eccedenze alimentari, che sono destinate alle famiglie in difficoltà della Giudecca.