Il giro del mondo in 10 aperitivi: i cocktail che raccontano le città

In occasione del World Aperitivo Day, un brindisi all’insegna delle mixology più celebri, in grado di raccontare l’anima e la storia dei luoghi. Dai tavolini di Lisbona alle ouzerie di Atene, passando per Marsiglia, Praga e Buenos Aires: aperitivi iconici per scoprire il mondo un sorso alla volta

di MADDALENA DE BERNARDI
26 maggio 2025
Aperitivi celebri nel mondo

Aperitivi celebri nel mondo

C’è un momento della giornata in cui ogni città rallenta il passo, le luci si abbassano e i tavolini si riempiono: è l’ora dell’aperitivo. In Italia, lo sappiamo, si tratta di un vero e proprio rito.

In occasione della giornata mondiale dedicata all’aperitivo, World Aperitivo Day, ecco un viaggio attraverso i luoghi dove fermarsi a sorseggiare un cocktail e contemplare il viavai della vita che scorre.

A Praga con un sorso di Becherovka

La Becherovka — talvolta traslitterata come Becherovska — è un liquore alle erbe aromatiche inventato all’inizio dell’Ottocento dal farmacista Jan Becher, a Karlovy Vary, antica Karlsbad, celebre città termale della Boemia. Pensata inizialmente come tonico digestivo, la Becherovka è diventata nel tempo un simbolo nazionale. La sua ricetta originale, ancora oggi segreta, contiene oltre venti erbe e spezie, tra cui si riconoscono note di cannella e chiodi di garofano. Durante il regime comunista, quando la distilleria fu nazionalizzata, la formula fu nascosta e custodita per anni da pochi membri fidati della famiglia.

Oggi, sedersi in un ristorante di Praga prima di cena e trovarsi un bicchierino di Becherovka sul tavolo è un gesto quasi rituale. Tradizionalmente si beve liscia, a temperatura ambiente o leggermente fresca, ma è altrettanto comune trovarla in versione miscelata con acqua tonica, nel cocktail chiamato “Beton” — acronimo di Becherovka + tonik — divenuto popolare negli anni Novanta per il suo sapore fresco.

A Lisbona: Porto e Ginja di fronte all’oceano

In Portogallo, l’aperitivo ha una doppia anima. A Lisbona, nei locali storici dell’Alfama e di Bairro Alto, si beve ancora la Ginja, un liquore di amarena tradizionalmente servito in piccoli bicchieri di cioccolato. Nato nel Settecento e legato al convento di São Domingos, tradizionalmente sarebbe un liquore da dopo pasto, ma viene servito anche come aperitivo e oggi è uno dei simboli della capitale.

Impossibile non citare, inoltre, il celebre vino Porto, prodotto da secoli e invecchiato nelle storiche cantine di Vila Nova de Gaia: non è più solo un vino da fine pasto. Le versioni bianche e rosé, più giovani e aromatiche, vengono oggi servite fredde o in cocktail come il Portonic, diventando protagoniste del rito dell’aperitivo portoghese. Ogni sorso racconta la storia delle grandi spedizioni marittime e il legame profondo tra l’acqua e il Paese.

Atene: ouzo e mezedes al tramonto

In Grecia estremamente diffuso è l’ouzo, un distillato all’anice sorseggiato a fine pomeriggio (e non solo!). Trasparente, diventa lattiginoso con l’aggiunta di acqua o ghiaccio e viene prodotto in diverse regioni del Paese.

Nella capitale Atene e nelle isole spesso è accompagnato dai mezedes, piccoli piatti condivisi: olive, feta, pesce marinato, polpette speziate. Bere un ouzo mentre il sole scompare all’orizzonte, con vista sull’Acropoli o sul mare Egeo, è un rito che racconta la proverbiale attitudine greca, legata alla lentezza al sapersi prendere il proprio tempo.

Buenos Aires: il Fernet con cola

Tra gli aperitivi più inaspettati c’è quello argentino: il Fernet con Coca. Nato in Italia, il Fernet — amaro digestivo alle erbe — arriva in Sudamerica con l’emigrazione italiana. Ma è in Argentina, e in particolare a Córdoba e Buenos Aires, che ha trovato una seconda patria.

In Argentina il Fernet si beve con la Coca-Cola, in un mix dal gusto unico che ha conquistato intere generazioni. Il rituale è preciso: si versa prima il ghiaccio, poi il Fernet e infine la cola, miscelando. Spesso chiamato “Fernandito" o "Fernet y Cola”, nei bar dei quartieri popolari e nei boliches è diventato un autentico cult.

Marsiglia: il Pastis e l’anima del Mediterraneo

Se c’è un aperitivo in grado di raccontare la luce del sud della Francia, è il Pastis. Nato ufficialmente nel 1932 per mano di Paul Ricard, è un liquore in cui domina il sapore intenso dell’anice. In realtà si tratta di una preparazione complessa: la ricetta originale è ancora oggi segreta e comprende numerose erbe e spezie mediterranee.

In Francia si beve sempre diluito con acqua fredda. È consuetudine ricevere un bicchiere con la dose di pastis e, a parte, una piccola caraffa d’acqua, così da scegliere la diluizione preferita. A contatto con l’acqua, il colore dorato del pastis si trasforma in un bianco opalescente, il cosiddetto effetto “louche”. Alcuni lo aromatizzano ulteriormente con sciroppi, come quello alla menta o alla grenadine, granatina, creando varianti aromatiche colorate.

Parigi: Dubonnet e il fascino retrò delle brasserie

Parigi ha il suo aperitivo d’autore: il Dubonnet, un vino aromatizzato, creato nel 1846 come tonico per i soldati dell’esercito francese in Africa. Curiosamente la sua invenzione si deve al tentativo di rendere più sopportabile, grazie all’aroma delle erbe, il chinino, utilizzato per combattere la malaria.

Il sapore del Dubonnet, tra dolce e amaro, ha conquistato anche l’aristocrazia britannica: è noto che la Regina Elisabetta ne fosse una grande estimatrice, tanto da berlo in un cocktail con gin.

A Parigi il Dubonnet viene spesso servito freddo, con scorza d’arancia, nei bistrot e nelle brasserie storiche, dove conserva il suo charme un po’ rétro. Il motto pubblicitario “Dubonnet c’est bon”, creato nel 1932, è rimasto nella memoria collettiva francese e diventato simbolo del bien vivre.

Berlino: Berliner Weisse e sciroppo di lampone

A Berlino, l’aperitivo prende una piega insolita e colorata: la Berliner Weisse, una birra di frumento leggermente acida e leggera, nata nel Seicento e molto apprezzata da Napoleone. Tradizionalmente viene servita con un’aggiunta di sciroppo dolce al lampone, Himbeersirup, o all’aspérula, Waldmeistersirup.

Il risultato è un bicchiere dal colore acceso — rosa o verde brillante — perfetto per le sere d’estate nei Biergarten o lungo la Sprea. Anche se non nasce come drink da aperitivo in senso stretto, spesso rappresenta la scelta del tardo pomeriggio estivo, da bere in compagnia o servire prima di cena godendosi le lunghe serate di luce dei mesi più caldi.

Barcellona: vermut de grifo e tapas

In Spagna, l’aperitivo si chiama “la hora del vermut” e a Barcellona rappresenta una tradizione nota, tornata particolarmente in voga negli ultimi anni. Il vermut de grifo (alla spina) è il protagonista indiscusso: prima di pranzo spesso si ordina un vermut on the rocks, con ghiaccio, scorza d’arancia e un'oliva.

Viene accompagnato con conservas (acciughe, olive ripiene, tonno sott’olio) e piccole tapas. I locali storici del quartiere Poble Sec o dell’Eixample ne fanno un rituale del fine settimana, che unisce le generazioni e recupera l’anima popolare della città.

Istanbul: rakı e tramonto sul Bosforo

L’aperitivo turco è legato al rakı, un distillato all’anice simile all’ouzo greco, spesso chiamato “latte del leone” per il suo colore opalescente una volta miscelato con acqua.

Si beve lentamente, accompagnato dai meze, piccoli piatti freddi come hummus, melanzane affumicate, insalata di polpo o formaggio beyaz peynir. A Istanbul, sorseggiare rakı al tramonto, in riva al Bosforo o nei ristoranti sul Corno d’Oro evoca la poesia di un tempo antico, al confine fra Europa e Asia nel suono dei ney, i flauti sufi.

Londra: Pimm’s e i giardini d’estate

Nel mondo anglosassone, il rituale dell’aperitivo non è codificato come in Italia, ma il Pimm’s No. 1 è una delle bevande storiche più in grado di evocare il concetto.

Creato a Londra nel 1840 da James Pimm, gestore di un oyster bar nei pressi della City, è un liquore a base di gin, erbe e spezie, ideato proprio come tonic da bere prima dei pasti. La sua versione più celebre — il Pimm’s Cup — è un long drink fresco e leggermente alcolico, servito con limonata, cetriolo, fragole, menta e arancia: il simbolo delle estati inglesi.