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Aosta festeggia la tradizione con la Fiera di Sant’Orso

Un evento millenario con protagonista la gente di montagna fra artigianato ed enogastronomia

Più di mille artigiani  per quattro giorni di festa, musica e folclore, alla scoperta delle tradizioni della Valle d’Aosta. Torna a fine gennaio la Fiera di Sant’Orso. Appuntamento da sabato 28 a martedì 31  con l’edizione numero 1.023 e un programma ricco di eventi.

La Fiera di Sant’Orso rappresenta la celebrazione dell’identità della Valle d’Aosta, mettendo in vetrina la tradizione della gente di montagna da migliaia di anni. E’ la più grande fiera dell’artigianato delle montagne della regione alpina e vanta una storia antichissima, cominciata addirittura nell’anno 1000, da cui trae appunto il nome di “Millenaria”.

La Fiera di Sant’Orso prende vita all’interno del borgo medioevale di Aosta, nell’area attorno all’omonima collegiata. Tutto ha inizio di fronte alla chiesa dove il santo secondo la pia tradizione distribuiva ai poveri indumenti e sabot, tipiche calzature in legno ancora oggi presentate alla fiera.
Il calendario parte sabato 28 con l’Atelier des métiers, la grande mostra mercato  che accoglie nella centrale piazza Chanoux i migliori artigiani professionisti della regione.

Fra gli stand, gli amanti del vintage potranno andare alla ricerca di veri oggetti da collezione: dai capi di abbigliamento realizzati con tessuti tradizionali alle sculture, ai mobili (camere da letto, cucine, librerie), fino a porte e vetri, complementi d’arredo, oggettistica, tutto rigorosamente realizzato secondo la tradizione, con materiali antichi come il legno, ma anche pietra, rame e ferro battuto. Tra le proposte, la mostra “Andamenti sinuosi” a cura di Carlo Gadin con un’ottantina di opere  di un artista ancora oggi in attività, che rappresenta un vero punto di riferimento per il mondo dell’artigianato di tradizione. Il centro di Aosta si animerà per l’ormai tradizionale  ‘veillà’ lunedì 30 gennaio. In dialetto valdostano, veillà significa veglia: una grande festa che anima le vie del centro di cori che improvvisano concerti e gruppi folcoristici che si esibiscono in brevi spettacoli, mentre ci si scalda sorseggiando del vin brulé o del brodo caldo.

In piazza Plouves invece si potranno acquistare e assaggiare vini e prelibatezze locali, apprezzando i menu tipici proposti dalle pro loco locali o dai ristoranti del centro cittadino. Infine un appuntamento dedicato alle tematiche ambientali, in collaborazione con l’Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition (Ivat), con il Centro“Europe Direct Vallée d’Aoste” e la partecipazione dell’attore Francesco Giorda del Teatro della Caduta di Torino.