Mercoledì 24 Aprile 2024

Emilia Romagna, sulla strada tra labirinti e mosaici

Dal confine lombardo tracciato dal Po fino alla costa la via Emilia ci accompagna in un viaggio popolato da sogni e da utopie che hanno ispirato musicisti e poeti

Emilia Romagna

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Regaliamocelo un viaggio fra quei mondi letterari e quei paesaggi emozionanti che compongono la via Emilia. Esorcizziamo incubi e paure delle settimane appena trascorse buttandoci, fra favola e realtà, alla riscoperta dei luoghi di quella lunga striscia di asfalto che collega Piacenza a Rimini. Una strada, che spacca la pianura, cantata (Guccini, Ligabue...), narrata (Cavazzoni, Celati..), fotografata (Ghirri, Migliori...) ma soprattutto abitata da sogni e utopie. Molti musei sono riaperti, parecchi spettacoli stanno per ripartire. Bisogna iniziare da Parma, la città che sia quest’anno che il prossimo può vantare il titolo di capitale della cultura. Il Covid ha bloccato il ricco cartellone che ora però potrà ripartire dilatandosi anche nel corso dei mesi a venire. L’evento clou si terrà in settembre con l’inaugurazione di ‘Hospitale’, creazione di Studio Azzurro che racconta, in una sorta di galleria multimediale, la storia secolare dell’ospedale vecchio della città.  Ma prima, già a giugno, saranno aperti musei, mostre (la collezione moderna di Pietro Barilla alla Pinacoteca Stuard) e complessi storici (si potrà visitare di nuovo l’indimenticabile teatro ligneo Farnese). Un consiglio: non perdete in zona il labirinto della Masone di Franco Maria Ricci a Fontanellato, un tuffo nella campagna e nello sperdimento. Bologna, la dotta e la grassa, non viene meno nemmeno in questo periodo alla sua fama. Dopo una passeggiata sotto i portici fra un buon bicchiere, due chiacchiere ‘distanziate’ e qualche ‘spizzico’, perché non visitare un paio di mostre di assoluto pregio che per lungo tempo il capoluogo emiliano offrirà? Parliamo del ‘Polittico Griffoni’, uno dei massimi capolavori del Rinascimento italiano ospitato a Palazzo Fava (16 tavole originali ricomposte dopo 300 anni) e della ricca esposizione dedicata agli Etruschi accolta all’Archeologico. Eppoi alla scoperta di vie, cortili e piazze della periferia per ascoltare i cantastorie che animeranno l’estate voluta dal Comune. Chi ama l’arte contemporanea non potrà non recarsi a Ferrara, dove fino al 27 settembre è annunciato uno degli eventi più attesi a livello nazionale, e cioé l’esposizione a Palazzo dei Diamanti di un centinaio di opere del misterioso writer anglosassone Bansky. Un’occasione preziosa per riscoprire il silenzioso incanto della città tanto amata da Giorgio Bassani. La Romagna, ospitale terra di paesi nascosti e buon cibo, offre assolute eccellenze culturali.

Eccoci a Forlì. Facciamo tappa nel prestigioso complesso dei Musei di San Domenico dove resterà fino al 31 ottobre la bellissima esposizione ‘Ulisse. L’arte e il mito’, una cavalcata che racconta ‘l’eroe dalle mille furbizie’ attraverso varie suggestioni, dall’Odissea alla Divina Commedia, da Tennyson a Joyce fino a tutto il Novecento. Poco più in là, Ravenna con i suoi lucenti mosaici, le splendide basiliche, la tomba di Dante. Anche qui la voglia di ricominciare la fa da padrona. La prestigiosa manifestazione ‘Ravenna Festival’ ha varato una programmazione più ridotta rispetto al solito (dal 21 giugno al 23 luglio) ma egualmente di alto livello (l’inaugurazione è affidata al maestro Riccardo Muti) con una trentina di appuntamenti ospitati nella storica cornice della Rocca Brancaleone, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza. Musica e teatro sottobraccio.