Giovedì 25 Aprile 2024

Da Cala Gonone allo stagno di Oristano

Verso arenili raggiungibili via mare per poi lanciarsi in un coast to coast attraversando il centro dell’isola aspro, selvaggio e prezioso

La costa orientale della Sardegna regala arenili intatti, alcuni raggiungibili solo via mare come cala dei Gabbiani o dopo adatti agli amanti del trekking come cala Goloritzé, dove mare e montagna si incontrano in perfetta armonia. I fondali sono meta ideale degli appassionati di snorkeling e di immersioni subacquee.  Dal territorio di Baunei, un’ora di automobile porta a Nuoro. La protegge il Monte Ortobene, montagna di granito aspra e selvaggia. Nel Museo della Vita e delle Tradizioni popolari si visitano le sale del pane. Ve ne sono esposte 600 varietà. Prima di lasciare la città vale la pena sedersi al Caffè Tettamanzi, storico ritrovo di letterati e decorato con stucchi originali di fine Ottocento. Ottana ospita uno dei gioielli d’arte romanica, la chiesa di San Nicola, dalla facciata in pietra scura, la trachite. Il vicino lago Omodeo fa la gioia di chi ama la canoa e le rilassanti passeggiate tra olmi, pioppi e macchia mediterranea. Se si è fortunati si possono osservare in volo il falco pellegrino e la ghiandaia. L’incantata euritmia del nuraghe Losa e della facciata della chiesa di San Pietro impreziosiscono l’altopiano di Abbasanta e l’altura di Zuri, contrada di Ghilarza. 

La torre di Mariano è la più significativa eredità della cinta muraria di Oristano, costruita con i blocchi di arenaria dell’antica Tharros mentre le soste nelle pasticcerie permettono di stilare la propria personale classifica nella preparazione di ben altro patrimonio, quello dei dolci locali: mostaccioli, pabassini, gueffus. Il capoluogo è circondato dagli stagni di Cabras, Mistras e di Santa Giusta dove si danno appuntamento volatili rari e fotografi. Per immortalare is fassonis, barche d’erba palustre intrecciata, usate un tempo per la pesca di cefali, anguille, mormore e orate e visibili, bisogna invece attendere la prima domenica d’agosto, durante la tradizionale regata. 

Gli scali sono punti di partenza per escursioni a vela o in mountain bike per perlustrare le fertili campagne e il litorale. Come le spiagge di Is Arutas e Mari Ermi, di fine sabbia dorata e, oltre Capo Mannu, le dune di Is Arenas, tra le più estese d’Italia. Il viaggio da costa a costa termina poco più a nord, di sera, al ponte naturale di s’Archittu, quando il sole pare incastrarsi nella volta di rocce calcaree.