Giovedì 18 Aprile 2024

Nella culla dei grandi vini di tradizione

Dalla Vallagarina col Marzemino alle bollicine del Trentodoc, alla Piana rotaliana col Teroldego, alla Valle di Cembra col Muller Thurgau

Una regione,  Trentino Alto Adige. Anzi due province autonome, Trento e Bolzano. Anche nel vino. Trentino terra di grandi rossi e di sofisticate bollicine metodo classico. Lungo la valle dell’Adige la provincia di Trento ha sempre risentito della tradizione rossista del Veronese. Dalla Vallagarina col Marzemino, alle alture attorno a Trento per le bollicine di montagna del Trentodoc, alla Piana rotaliana col Teroldego, alle terrazze della Valle di Cembra col Muller Thurgau, il Trentino è culla di grandi vini di tradizione. Partendo da sud, in Val d’Adige a Borghetto (comune di Avio) troviamo Tenuta San Leonardo, da secoli della famiglia Guerrieri Gonzaga,  dove nasce appunto il San Leonardo, uno dei più grandi vini  italiani, “il più francese dei rossi italiani”, come è stato più volte definito. In un giardino di vigne e rose,  protetto dalle  montagne, al riparo dai venti freddi del nord  e lambito dal tepore che sale dal lago di Garda, nasce un bordolese (cabernet sauvignon 60%, carmenére e merlot) che i francesi ci invidiano. Il San Leonardo 2015 (68 euro) conferma uno standing elevatissimo: freschezza, armonia, eleganza, longevità. Intramontabile. Da casa Cavit arriva una bollicina di gran classe, l’Altemasi Millesimato 2016 Brut Trentodc, 100% chardonnay, da colline tra i 450 e i 600 metri. Due anni sui lieviti per uno spumante metodo classico  di struttura e personalità,  dai profumi intensi e fruttati (16 euro anche allo shop on line su cavit.it). Tornando sui rossi il Teroldego è un super-classico di territorio che Mezzacorona interpreta nel segno di qualità e tradizione. Il Teroldego Rotaliano 2018 della linea Castel Firmian è un rosso ‘giovane’ di bel frutto, affinato in grandi botti,  caloroso e con un invitante rapporto qualità/prezzo (8,20 euro su mezzacorona.it). Da tenere in evidenza anche la Riserva 2016 (11,30 euro). Infine altri due Trentodoc. Maso Martis è uno specialista del metodo classico (dal 2013 anche bio). La Riserva 2016 Dosaggio Zero (senza zuccheri aggiunti) è uno dei campioni della casa. Una bolla che esprime la forza tagliente del pinot nero (70% , il resto è chardonnay). Tre anni sui lieviti, intenso, sapido, robusto al palato, va provato a tutto pasto anche con salumi e formaggi (32 euro). Cesarini Sforza è un brand che ha fatto la storia della spumantistica trentina. Il Trentodoc  Riserva 1673 millesimo 2012 Extra Brut è un blanc de blancs (solo uve chardonnay) dai vigneti sulle alture della Val di Cembra.  Un sorso che esprime la forza di un affinamento sui lieviti che raggiunge i 70 mesi: straordinaria ricchezza gustativa che si coniuga con sapidità, dinamismo ed equilibrio al palato. Un numero uno, a un prezzo tutto sommato abbordabile: 30 euro.