Crespi d’Adda. Visite d’autore al villaggio operaio Unesco
Estate al villaggio operaio Crespi d’Adda, patrimonio Unesco dell’umanità, tra Bergamo e Milano. Tra storia, architettura, realtà virtuale e un...

Estate al villaggio operaio Crespi d’Adda, patrimonio Unesco dell’umanità, tra Bergamo e Milano. Tra storia, architettura, realtà virtuale e un...
Estate al villaggio operaio Crespi d’Adda, patrimonio Unesco dell’umanità, tra Bergamo e Milano. Tra storia, architettura, realtà virtuale e un museo multimediale dove personaggi del primo ’900 raccontano Crespi d’Adda ai tempi della grande fabbrica. E proseguono nei weekend estivi le visite al villaggio operaio Crespi d’Adda, Patrimonio Unesco dell’Umanità, considerato un modello eccezionale di company town per la sua pianificazione urbanistica e sociale e per la sua ottima conservazione. È il secondo sito di turismo industriale tra i più visitati in Italia (preceduto dal museo Ferrari a Maranello).
In provincia di Bergamo, nel comune di Capriate San Gervasio, a pochi chilometri da Milano, Crespi d’Adda è un borgo operaio sorto nel 1876 per volontà di Benigno Crespi, imprenditore illuminato che, alla confluenza di due fiumi, Adda e Brembo, fece costruire un cotonificio che arrivò a ospitare fino a quattromila operai e 70mila fusi funzionanti nel periodo più produttivo.
Oggi è un borgo lontano dall’overtourism e dal traffico delle città, in fermento e culturalmente attivo grazie all’Associazione Crespi d’Adda e al suo presidente Giorgio Ravasio che attraverso la cultura, motore di innovazione, crescita e rinascita, ne ha fatto un modello di rigenerazione culturale e di progettualità continua, dopo un periodo buio – gli anni ’70 del secolo scorso – quando degrado e abbandono avevano preso il sopravvento. Info su www.crespidadda.it