Al Muse c’è Food Sound. Il suono nascosto del cibo ora è tutto da ascoltare
Il Muse, Museo delle scienze di Trento, disegnato dall’architetto Renzo Piano merita una visita anche solo per scoprirne gli spazi....

Il Muse, Museo delle scienze di Trento, disegnato dall’architetto Renzo Piano merita una visita anche solo per scoprirne gli spazi....
Il Muse, Museo delle scienze di Trento, disegnato dall’architetto Renzo Piano merita una visita anche solo per scoprirne gli spazi. La forma dell’edificio, infatti, segue il profilo delle montagne circostanti; una sequenza di linee che balzano verso l’alto e ricadono verso il basso. Ampie vetrate permettono di vedere il gioco di spazi e volumi, fino allo specchio d’acqua su cui il museo sembra galleggiare. Un’opera d’arte per ospitarne altre. Un luogo molto amato da grandi e piccini sia per la collezione permanente che per gli innumerevoli eventi che vengono organizzati.
E ora c’è l’occasione anche per visitare una mostra molto interessante e innovativa che appassionerà tutta la famiglia. Ecco Food sound. Il suono nascosto del cibo, ovvero assaporare il cibo con tutti i sensi: gusto, olfatto, vista, tatto e anche udito. Anche l’udito? Ebbene sì! Spesso non ci facciamo caso, ma i suoni influenzano le nostre scelte alimentari e di consumo.
E allora indossa le cuffie e tuffati in un percorso di visita interattivo e coinvolgente. Rifletti sul legame tra suono, scelte alimentari e neuroscienze e scopri cosa ha portato scienziate e scienziati a dimostrare che "mangiamo anche con le orecchie"
Il 12 luglio a Trento si terrà il prossimo evento collaterale legato alla mostra: il concerto della Vegetable Orchestra, ensemble viennese, che suona strumenti realizzati interamente con ortaggi freschi.
Tornando alla mostra del capoluogo trentino, parliamo di un allestimento immersivo, integrato e tridimensionale tra colori, forme, luci e ombre, oggetti iconici, ambienti ricostruiti, e – ovviamente – suoni: suoni fisici e reali, ma anche sussurrati, immaginati, percepiti. Una mostra che propone una dimensione partecipativa, collettiva e comunitaria che prende forma attorno alle esperienze condivise del cibo, ma anche una fruizione individuale, intima, che ti invita a riflettere sul tuo personale rapporto con il cibo.
Un racconto che si completa attraversando cinque sezioni espositive. Prologo: scopri cosa sono i suoni, come li captiamo e come poi il nostro cervello li rielabora. La cucina: immergiti nella cucina e ascolta: che ricordi evocano questi suoni? La strada dei ristoranti: dalla trattoria con la classica tovaglia a quadretti al ristorante stellato, dal fast food allo street food, dal ristorante al buio al ristorante del futuro: come influiscono i suoni sulla nostra esperienza culinaria?
Il mercato delle illusioni: quanto impattano i suoni sui nostri acquisti e modalità di consumo? Come concorrono a creare la nostra percezione del cibo? Mettiti alla prova e compi delle scelte alimentari basandoti solo sull’ascolto. Sussurri scientifici: accomodati sulle poltrone e abbandonati alle tracce ASMR e ai suoni in 3D. Un appuntamento da non perdere al Muse fino all’11 gennaio 2026.