Voglia di terme? Ecco le più storiche e suggestive, dalla montagna al mare
Guida ai luoghi del benessere e del relax in Italia. Un viaggio tra sorgenti, fumarole e grotte per rigenerare corpo e mente

I Bagni Vecchi delle terme di Bormio
L’Italia è uno dei Paesi più ricchi di fonti termali in Europa. Grazie alla sua geologia complessa e attiva, il sottosuolo regala acque calde, sulfuree o bicarbonato-alcaline, utilizzate da secoli per trattare disturbi fisici e migliorare la qualità della vita.

Una fuga alle terme sarà l’occasione per un week end rigenerante, fra bagni caldi e immersioni: una cura dolce in grado di migliorare problemi respiratori e dermatologici. Da nord a sud, ecco un viaggio tra i centri termali più celebri del Paese, tra paesaggi incantevoli e tradizioni antiche.
Terme di Bormio - Lombardia

A Bormio, in provincia di Sondrio, le terme, note fin dall’epoca romana, sono immerse nel paesaggio alpino del Parco Nazionale dello Stelvio. L’acqua solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa sgorga dalla sorgente Cinglaccia, situata a 1.300 metri s.l.m. naturalmente calda, a una temperatura tra i 37 e i 40 gradi centigradi.
Terme di Merano - Trentino Alto Adige

Ha origine sul monte San Vigilio e viene convogliata fino al complesso delle Terme Merano attraverso un tunnel di 1.200 metri: l’acqua presenta una concentrazione di Radon di 481 Bq/l e viene utilizzata per disturbi reumatici, respiratori e dermatologici.
Pré-Saint-Didier - Valle d’Aosta
Immersa tra le vette, la struttura termale di Pré-Saint-Didier è rinomata per le sue vasche panoramiche all’aperto con vista sulle Alpi. Le acque, ricche di ferro e bicarbonato, erano già note ai Romani. Il primo stabilimento viene costruito nel 1834. Oggi, il centro benessere è uno dei più scenografici d’Italia, con un panorama in alta quota sul massiccio del Monte Bianco.
Salsomaggiore Terme - Emilia-Romagna

Celebre per l’acqua salsobromoiodica, Salsomaggiore oggi utilizza quattro diversi tipi di acqua termale. Nel centro vengono preparate Acqua Madre, Acqua Madre Decalcificata e Acqua Salsobromoiodica Deferrizzata. Palazzo delle Terme Berzieri, gioiello in stile liberty-deco, ospita trattamenti per le vie respiratorie, la pelle e i disturbi reumatici.
Levico Terme - Trentino Alto Adige
Immerse nello scenario del lago di Levico e delle Dolomiti del Lagorai, le acque arsenicali-ferruginose di Levico sono tra le più rare in Europa. Impiegate in percorsi di riequilibrio mente-corpo, vengono utilizzate per trattamenti psicosomatici e dermatologici, fra cui la cura di psoriasi e dermatiti grazie alle proprietà sedative e miorilassanti.
Abano e Montegrotto - Veneto

Il Bacino Termale Euganeo, che comprende i comuni di Abano Terme, Montegrotto Terme, Galzignano Terme, Battaglia Terme e Teolo, è riconosciuto come la più grande stazione termale d’Europa. L’acqua, nota da oltre duemila anni, offre acque ipertermali salsobromoiodiche e una tradizione secolare legata alla fangoterapia.
Chianciano Terme - Toscana

Tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana, Chianciano è una delle località termali più note d’Italia. Le sue acque bicarbonato solfato-calciche, come la Santa e la Fucoli, sono utilizzate per terapie epatiche e disintossicanti. Oggi la città propone anche percorsi dedicati al riequilibrio emozionale e all’invecchiamento attivo.
Bagni San Filippo - Toscana

Situate nel comune di Castiglione d'Orcia, in provincia di Siena, alle pendici del monte Amiata, le acque termali di Bagni San Filippo sono sulfuree e sgorgano a una temperatura di circa 48°C. Esempio di terme libere, le cascate di calcare, immerse nel bosco, danno vita a formazioni bianche spettacolari, come la celebre “Balena Bianca”.
Bagno Vignoni - Toscana

Unico nel suo genere, al centro del borgo c’è Piazza delle Sorgenti, una grande vasca rettangolare di origine cinquecentesca che occupa quasi interamente la piazza centrale del paese. L'acqua termale sgorga da una sorgente sotterranea di origine vulcanica. Frequentata da Santa Caterina da Siena e Lorenzo il Magnifico, oggi Bagno Vignoni è meta di turismo slow e benessere consapevole. Le acque bicarbonato-solfate vengono impiegate in stabilimenti moderni poco distanti.
Terme di Saturnia - Toscana

Le Terme di Saturnia, nel cuore della Maremma, sono celebri per la sorgente che sgorga a 37,5°C e per la cascata del Mulino, uno dei luoghi più fotografati d’Italia. Le acque ricche di zolfo e sali minerali sono indicate per la pelle, la respirazione e il rilassamento profondo. Oltre allo stabilimento, accessibile su prenotazione, il sito naturale resta liberamente fruibile.
Montecatini Terme - Toscana

Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, ha fatto la storia del termalismo italiano tra Otto e Novecento. Il complesso delle Terme Tettuccio, in origine costruito tra il 1779 e il 1781 su progetto dell'architetto Gaspero Maria Paoletti e in seguito restaurato, rappresenta ancora oggi un esempio di architettura termale monumentale. Le acque salso-solfato-bicarbonato-sodiche agiscono a livello digestivo e vengono utilizzate soprattutto in cure idropiniche, abbinate a passeggiate, trattamenti osteoarticolari e attività di riequilibrio posturale.
Terme di Fiuggi - Lazio
Situate fra i boschi di castagno ai piedi dei Monti Ernici, le pozze con la celebre acqua Fiuggi erano già conosciute in epoca romana. Le sue acque oligominerali leggere e depurative agiscono in particolare su reni e vie urinarie. Le Terme di Fiuggi hanno ospitato figure storiche come Papa Bonifacio VIII e Michelangelo, mentre oggi integrano trattamenti idropinici, medicina estetica e riabilitazione fisioterapica.
Terme dei Papi - Lazio
Viterbo è una delle città termali più antiche del Lazio. Nella piscina monumentale l’acqua sgorga dalla sorgente Bullicame a 58°per poi gettarsi nelle vasche attraverso le bocche di pietra. Le Terme dei Papi si sviluppano attorno alla monumentale piscina esterna e alla grotta naturale, riscaldata da vapori sulfurei. Le acque ipertermali, ad alta concentrazione di zolfo, sono ideali per l’apparato respiratorio, reumatico e dermatologico.
Terme di Ischia - Campania
Grazie alla sua origine vulcanica, l’isola di Ischia possiede uno dei patrimoni termali più ricchi del Mediterraneo, dove sono presenti oltre 100 sorgenti e 67 fumarole. I parchi termali come Poseidon e Negombo utilizzano acque calde e fanghi per trattamenti terapeutici e percorsi antistress. Le acque termali sgorgano anche in prossimità del mare, creando vasche naturali in uno scenario paesaggistico intenso e naturalmente benefico.
Terme di Agnano, le terme di Napoli - Campania
Le Terme di Agnano, alle porte di Napoli, hanno una lunga tradizione che risale all’epoca romana. Le acque sono classificate come sulfureo-salso-bicarbonato-alcalino-terrose: vengono impiegate per trattamenti respiratori, ginecologici e dermatologici. Un elemento distintivo delle Terme di Agnano è rappresentato dalle Stufe di San Germano, saune naturali scavate nel tufo e alimentate da soffioni vulcanici, con temperature che variano tra i 40°C e i 70°C.
Terme di Sciacca - Sicilia
Antichissime, le Terme di Sciacca, in provincia di Agrigento, sono note per le proprietà benefiche delle acque solfuree. Grazie all’azione delle Stufe di S. Calogero sul monte Kronio viene praticata l’antroterapia, che sfrutta l’umidità e il calore naturale per favorire sudorazione e depurazione. Il sito termale è specializzato nella cura delle affezioni osteoarticolari e dell’apparato respiratorio.
Terme di Acireale - Sicilia
Le Terme di Acireale si trovano su una terrazza naturale affacciata sul Mar Ionio, alle pendici dell’Etna. Secondo la tradizione, le sorgenti termali erano conosciute già dagli antichi Greci, anche se lo stabilimento moderno fu fondato nel 1873. Le acque sulfuree e salsobromoiodiche, unite alla brezza marina, offrono benefici per l’apparato respiratorio, locomotore e per alcune patologie cutanee.
Terme di Fordongianus - Sardegna
Nel cuore dell’Oristanese, Fordongianus conserva il suggestivo complesso delle antiche terme romane, affacciato sul fiume Tirso e visitabile come area archeologica. Le sorgenti termali, classificate come ipertermali salso–bicarbonato-fluorurate, sgorgano naturalmente a una temperatura di 54°C e oggi alimentano un moderno centro termale specializzato in trattamenti reumatici e riabilitativi.
Terme di Caramanico - Abruzzo
Situato all’interno del Parco della Majella, Caramanico Terme sfrutta sorgenti sulfuree e oligominerali. Il borgo si affaccia sulla Valle dell’Orfento. Tre le sorgenti principali: "La Salute" e "Gisella", ricche di zolfo, oltre alla fonte nota come "Pisciarello", un'acqua oligominerale con effetto diuretico. Le sorgenti vengono utilizzate per trattamenti terapeutici rivolti all’apparato respiratorio, osteoarticolare e cutaneo.
Terme Luigiane - Calabria

Tra Guardia Piemontese e Acquappesa si trovano le terme considerate tra le più antiche del sud Italia. Le acque solfuree ipertermali delle Terme Luigiane, che superano i 40°C, sono impiegate per la cura di affezioni cutanee, artrosi e malattie dell’apparato respiratorio. Alle proprietà delle acque, classificate come ipertermali solfuree salsobromojodiche, si aggiunge la qualità dell’aria e la posizione sul mar Tirreno, una cura naturale per il benessere dell’organismo.