Kenya selvaggio: l’anima libera dell’Africa tra terra rossa e mare turchese

Dai terreni polverosi dei safari alla barriera corallina dell’Oceano Indiano, una rotta sostenibile tra incontri ravvicinati, spiagge bianche, tramonti infuocati e riti millenari

di Redazione Itinerari
6 giugno 2025
Zebra di Grant, Parco Nazionale di Amboseli, Kenya

Zebra di Grant, Parco Nazionale di Amboseli, Kenya

Il profumo secco della terra rossa, il silenzio sospeso delle savane, il fruscio dei baobab secolari che ondeggiano nel vento caldo: questo è il Kenya. I suoi paesaggi sono spettacolari e si concentrano per lo più sugli altopiani centrali e nella Rift Valley, l’incredibile Grande Fossa Tettonica formatasi dalla separazione delle placche africana e araba, che si allontanano lentamente da almeno 35 milioni di anni. Questa spettacolare fenditura geologica si estende per quasi 6.000 chilometri in direzione nord-sud e rappresenta una risorsa chiave per la produzione di energia geotermica.

Un tour organizzato in questo angolo autentico dell’Africa orientale è un susseguirsi di emozioni. Qui la natura si manifesta in tutta la sua potenza primordiale, tra laghi salati, geyser ribollenti e montagne innevate come il Monte Kenya, dove gli animali sono liberi e l’orizzonte sembra non avere fine. Ogni viaggio in Kenya è come entrare in un documentario che prende vita, scena dopo scena. Nei grandi parchi nazionali si assiste allo spettacolo quotidiano della vita selvatica: nel Masai Mara, branchi di elefanti si muovono sotto l’ombra delle acacie, leoni riposano sulle rocce, rinoceronti vengono reintrodotti nelle riserve protette del Lago Nakuru. Il Parco Nazionale di Tsavo Est regala l’emozione del primo contatto con la fauna africana: safari tra savane aride e fiumi in cui s’immergono gli ippopotami. L’Amboseli, con il Kilimanjaro che domina l’orizzonte, è uno dei luoghi più suggestivi dell’intero continente.

Ma il Kenya non è solo savana. Sulla costa, il respiro dell’oceano porta con sé la memoria di secoli di scambi e contaminazioni. La cultura swahili, nata dall’incontro tra i bantu locali e i mercanti arabi, racconta storie di spezie, coralli e moschee, mentre le spiagge di Watamu, Malindi e Diani svelano un altro volto del Paese: quello di una natura più dolce, avvolta dall’azzurro del mare.

Dalle savane all’ombra del Kilimanjaro: un viaggio tra natura e cultura con “Tamburi d’Africa”

325612661
Suono del Corno di Kudu dei Masai – Kenya

È un itinerario che parla il linguaggio della terra, del cielo e degli animali selvatici, quello proposto da “Tamburi d’Africa”, il tour firmato Made by Turisanda. Otto giorni nel cuore del Kenya, tra paesaggi spettacolari e riserve iconiche della biodiversità africana, pensati per chi cerca un’esperienza autentica e rispettosa dell’ambiente.

Il viaggio inizia da Mombasa, per poi risalire verso l’interno del Paese fino al Parco Nazionale di Tsavo Est, dove la natura si rivela in tutta la sua essenza più selvaggia. Elefanti, leoni e paesaggi aridi punteggiati da acacie accolgono i viaggiatori nei primi safari, tra le sabbie rosse e le pianure sconfinate.

Si prosegue verso uno dei parchi più suggestivi del Kenya: l’Amboseli National Park, famoso per la sua spettacolare vista sul Kilimanjaro, la vetta più alta del continente (5.895 m). Qui il silenzio viene interrotto solo dal passo lento degli elefanti dalle grandi zanne, protagonisti assoluti di un paesaggio che all’alba e al tramonto si trasforma in pura meraviglia. Il parco ospita anche gnu, zebre, leoni, ghepardi e iene. Ma è grazie all’etologa e ambientalista Cynthia Moss se gli elefanti di Amboseli sono oggi tra i più studiati al mondo: i suoi libri – tra cui Elephant Memories – e il documentario Echo of the Elephants hanno contribuito a far conoscere questo ecosistema unico. Il campo di ricerca, gestito dall’Amboseli Trust for Elephants, è tuttora attivo nel cuore del parco.

Dal sud si risale poi nella Rift Valley, con una sosta al Lake Nakuru National Park, specchio d’acqua abitato da fenicotteri, rinoceronti bianchi e neri, e numerose altre specie protette. Il viaggio culmina nelle leggendarie pianure del Masai Mara, dove tra luglio e settembre va in scena uno degli spettacoli più emozionanti della natura: la Grande Migrazione, che coinvolge milioni di gnu, zebre e antilopi nel loro attraversamento del fiume Mara, in una corsa ancestrale per la sopravvivenza.

A rendere l’esperienza ancora più significativa è il soggiorno nelle Loita Hills, dove è possibile entrare in contatto con le comunità Maasai. Qui, un campo gestito direttamente dalla popolazione locale apre le porte a una forma di turismo che valorizza cultura, tradizioni e ruolo attivo dei Maasai nella tutela dell’ambiente. A pochi chilometri, nella Riserva del Masai Mara, il pernottamento al Saruni Basecamp Adventure completa un viaggio che è anche un percorso di consapevolezza, nel cuore dell’Africa più vera.

Tra cultura swahili e bellezze costiere

Un’altra proposta affascinante è il viaggio combinato Diamonds Leisure Beach & Golf e Masai Mara In Volo - Mara Simba Lodge, che fonde la magia del safari con l’incanto dell’Oceano Indiano. Il resort Diamonds Leisure Beach & Golf con i suoi servizi a 4 stelle, rinnovato recentemente, è situato sulla splendida spiaggia di Diani, considerata una delle mete più affascinanti e rinomate della costa sud del Kenya. Con le sue distese di sabbia bianca, acque cristalline e paesaggi mozzafiato, Diani è infatti una vera oasi di bellezza naturale. Un angolo di pace ideale per riequilibrare corpo e mente.

Il cuore del viaggio è nelle due notti al Mara Simba Lodge, raggiungibile direttamente da Mombasa grazie a un volo interno. Situato sul fiume Talek, il lodge è una base privilegiata per esplorare il Masai Mara, nella Rift Valley. Il nome deriva da quello del popolo Masaai e del fiume Mara, che attraversa la Riserva da nord a sud. Questa area è una delle più estese del Kenya ed è la più famosa, qui si svolge il maggior numero di safari in cui si possono avvistare i leggendari big five (leone, leopardo, elefante, rinoceronte e bufalo) e alcune delle 450 specie di uccelli che abitano questo paradiso naturale. Le suite affacciate sul fiume vengono inondate dalla luce di tramonti che non si possono dimenticare.

Viaggiare con consapevolezza

Ogni tappa dei tour può essere pensata con uno spirito nuovo: non solo esplorazione, ma connessione, l’invito ad un turismo consapevole, che rispetti la fragilità degli ecosistemi e valorizzi le comunità locali. Significa scegliere strutture che cercano di ridurre il proprio impatto, partecipare a progetti culturali, comprendere le differenze per apprezzare davvero la bellezza del mondo.