Giardini botanici in Italia e in Europa: i più belli da visitare
Dai più antichi orti scientifici alle serre esotiche, un viaggio nella natura più affascinante erigogliosa

Orto Botanico di Palermo - credits Orto Botanico Unipa
Visitare un giardino botanico diventa un’esperienza molto diversa, a seconda della stagione e del clima. La primavera segna certamente un tempo speciale perché la natura si sveglia dal sonno invernale in tutta la sua bellezza e potenza, ricca di profumi e colori.
Perché non cogliere l’occasione della bella stagione per una passeggiata in uno dei giardini botanici europei? Rifugi di pace, anche quando l’estate avanza si trasformano in un luogo di refrigerio e silenzio ideale per fuggire dalla folla e dall’afa.
Dalle collezioni rare con piante provenienti da ogni angolo del mondo ai percorsi educativi che coinvolgono anche i più piccoli o gli spazi progettati per la contemplazione, i giardini botanici custodiscono storie e tradizioni secolari. Un viaggio nel tempo, attraverso le stagioni e le scoperte dei botanici antichi, capace di raccontare il rapporto fra essere umano e natura.
Orto Botanico di Padova, Italia: il più antico al mondo
Fondato nel 1545, l’Orto Botanico di Padova è il più antico giardino botanico universitario del mondo ancora nella sua sede originaria. Patrimonio UNESCO dal 1997, ospita oltre 6.000 specie, tra cui piante rare e medicinali.
La sezione storica dell’Orto Botanico di Padova, circolare, convive oggi con serre dallo spirito futuristico e spazi didattici. In primavera, l’Orto si riempie di fioriture: iris, tulipani, alberi da frutto e specie mediterranee: un luogo che unisce ricerca, conservazione e bellezza.
Kew Gardens, Londra: tra le serre più grandi d’Europa
I Royal Botanic Gardens di Kew, a sud di Londra, sono tra i giardini botanici più estesi e visitati al mondo. Ospitano oltre 50.000 specie di piante: un’autentica biblioteca botanica.
Fra i viali di Kew Gardens, che a seconda della stagione si animano di luci e spettacoli, è possibile visitare serre monumentali come la Palm House e la Temperate House. La collezione di camelie e magnolie in fiore durante la primavera è spettacolare, così come i tappeti di narcisi e crochi.
Giardino Botanico di Edimburgo, Scozia: la biodiversità del Nord
Fondato nel 1670, il Royal Botanic Garden di Edimburgo offre un viaggio botanico che si estende su 28 ettari, con serre vittoriane, giardini paesaggistici e una collezione straordinaria di piante alpine, rododendri e piante artiche.
Le collezioni del Giardino Botanico di Edimburgo sono tra le più ricche d’Europa per le piante di clima freddo. In primavera è in piena fioritura l’area dedicata alle specie himalayane, che ricorda come le piante abbiano viaggiato nel mondo attraverso le mani di chi le ha trasportate da un luogo a un altro.
Giardino Botanico di Roma, Italia: poesia e biodiversità
Il Giardino Botanico di Roma si estende per circa 12 ettari sul colle del Gianicolo, all’interno della storica Villa Corsini. È gestito dal Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza e ospita oltre 7.000 specie vegetali.
Il percorso include diverse sezioni tematiche, fra cui il giardino giapponese, il roseto, le serre con le piante tropicali e un’area dove svettano alberi monumentali. In primavera l’intero giardino si trasforma in un laboratorio a cielo aperto e passeggiare fra i bambù o le rose che fioriscono sarà un viaggio attraverso paesaggi diversi del mondo.
Jardim Botânico da Ajuda, Lisbona: tra storia e panorama
Nel cuore della capitale portoghese, il Giardino Botanico di Ajuda, è stato costruito nel 1768 per volere del re Giuseppe I. Si tratta del più antico giardino botanico del Portogallo.
Disposto su due terrazze con vista sul Tago, il Jardim Botânico da Ajuda presenta oltre 5.000 specie, molte delle quali provenienti dalle ex colonie portoghesi. Le piante tropicali convivono con alberi monumentali, roseti e aiuole ornamentali. Meno noto rispetto ad altri orti botanici, è un indirizzo da inserire nel nostro taccuino di viaggio fra i posti da vedere a Lisbona.
Orto Botanico di Palermo, Italia: un’Europa tropicale
Tra i più affascinanti del Mediterraneo, l’Orto Botanico di Palermo è un’esplosione di biodiversità. Creato nel 1789, ospita oltre 12.000 specie tropicali e subtropicali, grazie al clima favorevole della città.
Ficus enormi, papiri, cactus, piante medicinali e serre ottocentesche fanno dell’Orto Botanico di Palermo un luogo unico in Europa. In primavera, il giardino si trasforma in una sinfonia di colori e profumi.
Botanischer Garten Berlin-Dahlem, Germania: tra serre e paesaggi
Il Giardino Botanico di Berlino, tra i più grandi del continente, ospita oltre 20.000 specie vegetali. Le sue grandi serre di inizio Novecento riproducono habitat tropicali e desertici, mentre i giardini esterni offrono paesaggi alpini, asiatici e africani.
Il Botanischer Garten Berlin-Dahlem è anche sede di un museo botanico: una visita qui sarà un tuffo nella botanica e nella geografia. In primavera camminare fra le fioriture dei ciliegi e dei pruni giapponesi diventa un viaggio al di là del tempo.
Gli orti botanici meno noti: piccole meraviglie da scoprire
Accanto ai grandi nomi, esistono in Europa orti botanici meno conosciuti ma ricchi di fascino, spesso legati a università o fondazioni locali, che custodiscono collezioni uniche in contesti più intimi e raccolti. Uno di questi è il Jardin des Plantes di Montpellier, in Francia, fondato nel 1593: è il più antico giardino botanico francese e conserva un impianto settecentesco, con una ricca collezione di piante medicinali, alberi secolari e spazi dedicati all’insegnamento.
In Sicilia, l’Orto Botanico di Catania unisce il rigore scientifico con un’impostazione paesaggistica che valorizza le piante grasse e succulente, accanto a una sezione dedicata alla flora endemica siciliana.
Per chi ama l’alta quota, tra Italia e Francia si trova il suggestivo Giardino alpino Chanousia, sul Colle del Piccolo San Bernardo: creato a fine Ottocento, ospita centinaia di specie alpine rare e fiorisce a partire dalla tarda primavera. Pur visitabile solo nei mesi estivi, è uno dei simboli della botanica di montagna.
Un’altra perla poco battuta è il Botanic Garden Meise, poco fuori Bruxelles, tra i più vasti d’Europa: qui convivono serre equatoriali, collezioni di piante carnivore, un roseto e un erbario storico tra i più grandi al mondo. È anche sede di importanti progetti di ricerca per la conservazione delle specie vegetali a rischio.