Giappone e Okinawa tutto l’anno: viaggio nella “zona blu” della longevità

Sabbie bianche, giungla lussureggiante e acque trasparenti: non sono i Caraibi, ma Okinawa, l’isola più affascinante dell’arcipelago delle Ryukyu. Un paradiso tropicale tra mare turchese, foreste millenarie e una barriera corallina straordinaria

di Redazione Itinerari
29 maggio 2025
Una vista aerea delle isole circondate da splendide acque e barriere coralline. Dalla catena delle isole Kerama, a Okinawa, Giappone

Una vista aerea delle isole circondate da splendide acque e barriere coralline. Dalla catena delle isole Kerama, a Okinawa, Giappone

Chi immagina il Giappone come la terra dei treni proiettile e delle tecnologie futuristiche non sbaglia. È la patria del Sol Levante, dove il futuro si respira in ogni angolo. Ma il Giappone è anche molto altro: è il silenzio dei templi, i gesti misurati delle geishe, i kimono indossati con grazia, il profumo del sakè condiviso sotto i ciliegi in fiore durante l’hanami, e quell’inchino che dice più di mille parole. Visitare il Giappone è un’esperienza che si imprime nell’anima per l’armonia con cui convivono gli opposti. Modernità e tradizione si intrecciano senza stonature: nei giardini zen tra i grattacieli, nei manga e nella ceramica Raku, nei gadget hi-tech e negli allevamenti di wagyu, nel codice d’onore dei samurai.

Un viaggio che insegna l’arte dell’osservazione. Ogni dettaglio riflette una cultura che aspira alla perfezione, in equilibrio tra innovazione e spiritualità. Il Giappone è un Paese dinamico, imprevedibile, difficile da incasellare. E proprio per questo affascinante. Tra le sue gemme più sorprendenti c’è Okinawa, l’isola della longevità: tra le celebri “zone blu” del pianeta, dove si vive più a lungo e meglio. Turisanda dedica a questo angolo remoto del Giappone un itinerario speciale, ideale in ogni stagione.

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Okinawa, mare turchese e riti antichi

C’è un altro Giappone, lontano dai neon di Tokyo e dai templi affollati di Kyoto. Un Giappone che si distende tra l’Oceano Pacifico e il Mar Cinese Orientale, dove il ritmo della vita rallenta e ogni cosa respira con più calma. È Okinawa: un arcipelago di 160 isole, solo 49 delle quali abitate, un mondo a parte, autentico, selvaggio e sorprendentemente tropicale.

Okinawa incanta con i suoi paesaggi caraibici: acque trasparenti in mille sfumature di azzurro, sabbia bianchissima, mangrovie, palme e una delle barriere coralline più ricche del Pacifico. Ma la vera ricchezza di queste isole è invisibile: qui si vive più a lungo che altrove. Okinawa è una delle cinque “zone blu” del pianeta, dove la longevità è la norma e il 20% della popolazione ha superato il secolo di vita. I cinesi la chiamavano la “Terra degli Immortali”, e non a caso. Il segreto? Forse risiede nella lentezza consapevole con cui si affronta ogni giornata, tra il silenzio delle campagne di Naha e l’armonia dei piccoli villaggi. Nessuno corre. Nessuno alza la voce. I locali amano dire che per vivere bene bisogna assomigliare a un’amaca in una giornata senza vento.

Questo equilibrio si riassume anche in una parola: ishoku doghen, letteralmente “il cibo è la prima medicina”. La longevità nasce anche a tavola. A Okinawa si consuma meno riso rispetto al resto del Giappone, mentre il pesce ha un ruolo centrale. La dieta locale è ricca di frutta, verdure, tofu e soia. Ma l’ingrediente simbolo è l’alga konbu: bruna, ricca di sali minerali e iodio, considerata un elisir naturale contro l’invecchiamento. Rafforza il sistema immunitario, favorisce la digestione e protegge il cuore. Ma non è solo una questione di alimentazione. Un altro elemento chiave per vivere bene, che si affianca a questa attenzione per l’alimentazione, è yuimaru, che esprime il senso profondo di comunità. A Okinawa nessuno è lasciato indietro. Gli anziani continuano a coltivare, a insegnare, a praticare arti marziali. Vivono più a lungo, e soprattutto vivono meglio.

Quando andare a Okinawa?

Okinawa fa parte di un arcipelago tropicale dove ogni stagione racconta un volto diverso dell’isola. In estate, da giugno a settembre, il sole splende alto e le temperature superano i 30°C: è il periodo perfetto per tuffarsi nel mare turchese, rilassarsi sulle spiagge bianchissime e immergersi tra coralli, relitti e pesci tropicali. Le isole Kerama e Yaeyama sono un paradiso per gli amanti dello snorkeling e del diving. Sulla terraferma si esplorano cascate e foreste lussureggianti, mentre la notte si accende con il coloratissimo Zento Eisa Festival.

In autunno, da ottobre a novembre, il clima è mite e le giornate sono limpide, ideali per visitare templi, giardini e partecipare al celebre Shurijo Castle Festival. Le spiagge restano balneabili, e i parchi naturali si colorano di sfumature tropicali.

In inverno, da dicembre a febbraio, le temperature oscillano tra i 15 e i 20°C: si possono scoprire i villaggi tradizionali, si possono degustare piatti locali come il nabe di maiale e si possono osservare le megattere al largo delle coste.

Con la primavera, da marzo a maggio, l’isola si riempie di fiori. I ciliegi sbocciano in anticipo rispetto al resto del Giappone, i sentieri del Parco di Yanbaru si riempiono di colori e profumi. La stagione culmina con il Ryūkyū Kaiensai, spettacolo pirotecnico che celebra il ritorno del caldo e della luce.

Giappone e Okinawa in 15 giorni

Un viaggio che inizia tra i torii vermigli dei santuari e le foreste di bambù, e si conclude tra acque turchesi e sabbie bianchissime, attraversando l’anima profonda e mutevole del Giappone. Il tour “Giappone e Okinawa” firmato Turisanda è molto più di una vacanza: è un’immersione nell’essenza del Paese, dai riti antichi di Kyoto al ritmo lento dell’arcipelago tropicale, passando per le metropoli pulsanti e i villaggi di montagna.

Si inizia nel cuore del Kansai, dove Kyoto rivela i suoi angoli più suggestivi. Passeggiando nei quartieri storici, tra lanterne accese e profumo d’incenso, si scopre una spiritualità diffusa, mai ostentata. I templi di Kiyomizudera e Fushimi Inari sembrano sospesi nel tempo, e nelle stradine di Gion si può ancora incrociare una geisha, impeccabile ed eterea come un ricordo. La visita si arricchisce con l’escursione a Nara, tra cervi liberi e statue del Buddha alte dieci metri.

Da Kyoto il treno porta a Osaka, frenetica e gastronomica, e poi a Kanazawa, dove l’eleganza dei giardini e delle case dei samurai riporta a un’epoca di bellezza ordinata. L’accoglienza delle Alpi giapponesi si fa annunciare dalle forme semplici dei tetti di paglia a Shirakawago e dalla gradevole atmosfera di montagna di Takayama, dove ogni scorcio racconta una vita da sempre ancorata alla terra.

Tokyo è il cuore moderno che batte senza sosta, tra skyline e templi nascosti, tra innovazione e memoria. Si esplorano quartieri simbolo come Shibuya e Asakusa, si sale in cima alla Tokyo Skytree e si parte per Hakone o Kamakura, mentre la città, apparentemente caotica, si svela attraverso riti quotidiani e dettagli sorprendenti.

Poi lo scenario cambia: si vola verso sud, dove il Giappone diventa isola, sabbia, mare. Okinawa accoglie con il calore dei tropici e con un’energia diversa. La sua lunga forma sottile è attraversata da una strada costiera che corre accanto al Mar Cinese Orientale e regala scenari da cartolina. In meno di due ore d’auto si passa da spiagge selvagge a piccoli villaggi in legno, da grotte marine a strutture ricettive immerse nella vegetazione.

Le spiagge sono tra le più belle del Pacifico: Emerald Beach, Okuma, Manza e Moon Beach sembrano dipinte tra sfumature di azzurro, sabbia fine come borotalco e onde che attirano surfisti da ogni parte del mondo. Qui la barriera corallina lambisce la riva, e bastano maschera e pinne per immergersi in un acquario naturale.

Okinawa è anche terra di cultura: il World Oshukai Yomitan Branch apre le porte all’arte del karate, nata proprio in queste isole come disciplina dedicata all’equilibrio e all’autocontrollo. Si entra in punta di piedi nei dojo, tra tatami e silenzi, dove ogni gesto racconta una storia antica. Poco distante, il parco dell’Ocean Expo ricorda l’Esposizione Universale del 1975, oggi diventato un vasto complesso con giardini di orchidee, un museo del mare, un acquario spettacolare dove nuotano, in una vasca gigante, anche tre squali balena di dieci metri.

Il tour si chiude con la sensazione di aver vissuto due Giappone in uno: quello classico dei templi e della cerimonia del , e quello sorprendente delle spiagge e del vento tropicale. Un itinerario per chi cerca autenticità, varietà e meraviglia, lontano dai cliché.