Destinazione Costa d’Oro: a Capo Zafferano e Cefalù una vacanza family friendly
Tra mare e borghi della Sicilia, una soggiorno all’insegna del relax e della scoperta. Dove il comfort a cinque stelle è direttamente sulla spiaggia

Cefalù, Costa d'Oro, Sicilia
Un angolo dorato tra mare e monti. Incastonata tra il blu del Tirreno e le sagome verdi delle montagne, la Costa d’Oro si estende lungo il litorale settentrionale della Sicilia, tra Capo Zafferano e Cefalù. Qui si susseguono spiagge di sabbia come quelle di Termini Imerese, Altavilla Milicia e Campofelice di Roccella, intervallate da scogliere e piccoli promontori.
In questo paesaggio suggestivo sorge il Grand Palladium Sicilia Resort & Spa, una destinazione perfetta per coppie, amici, e per le famiglie in cerca di un’esperienza all inclusive che non rinuncia alla bellezza del territorio e alla possibilità di esplorare l’isola.

Cosa vedere

La posizione è strategica per partire alla scoperta di riserve naturali come Serra Guarneri o delle spiagge incontaminate di Mazzaforno e Settefrati, perfette per chi cerca tranquillità e natura. Il resort organizza escursioni sull’Etna, a Taormina, nel Parco delle Madonie, alla Valle dei Templi di Agrigento, a Panarea, Stromboli e gite in barca. A meno di mezz’ora da Palermo, con i suoi capolavori barocchi, sono facilmente raggiungibili anche i borghi costieri di Bagheria, Termini Imerese e Monreale. Poco più in là si apre la meraviglia di Cefalù, con la sua maestosa cattedrale, dichiarata patrimonio UNESCO, che da sola ripaga il viaggio.
Cefalù, sotto lo sguardo del Cristo Pantocrate

Basta meno di mezz’ora di navetta dal resort per raggiungere uno dei luoghi più affascinanti della costa settentrionale della Sicilia: Cefalù. Il nome affonda le radici nel greco Kefaloidion (testa), in riferimento alla rocca che si innalza sopra la città, per forma e posizione. Anche sotto un temporale, Cefalù conserva il suo fascino: le viuzze in pietra lavica e lumachella bagnate riflettono luci e colori più intensi, le ceramiche dipinte decorano scalinate e angoli, i balconi fioriti e i cortili nascosti restituiscono un’atmosfera fuori dal tempo.
La tappa imperdibile è la cattedrale: la Basilica della Trasfigurazione, capolavoro dell’arte arabo-normanna tra i più belli al mondo. Secondo la tradizione, Ruggero II, scampato a un naufragio, fece voto di edificare un tempio in segno di gratitudine. Nacque così questo scrigno sacro. Nell’abside, rivestita di mosaici dorati, campeggia la figura del Cristo Pantocratore: opera ricca di significati, con il volto misericordioso, gli occhi che ti inseguono da ogni punto della navata, le mani che parlano con simboli millenari. La mano destra alzata, indice e medio uniti, simbolo della natura divina e umana del Cristo, e pollice e mignolo unito all’anulare, indicanti il mistero della Trinità, doppia natura anche espressa dalle due ciocche di capelli riprodotte sulla sua fronte. La sinistra regge il Vangelo aperto sulle cui pagine si legge, in greco e latino: «Io sono la luce del mondo, chi segue me non vagherà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.
Tradizioni e sapori

Passeggiando tra le mura del centro storico si respira un’identità orgogliosamente normanna. A differenza di Palermo, qui la cucina si gusta con calma, seduti, magari davanti a un piatto di pasta a taianu: una specialità antica con melanzane, vitello, castrato d’agnello, pomodoro e pecorino. Il legame con la tradizione rivive ogni anno nella Sagra ra Pasta a Taianu, che si svolge il 6 agosto, durante i festeggiamenti per il Santissimo Salvatore, momento simbolico dell’estate cefalutana.
Nella stessa data prende vita anche la ’Ntinna a mari, sfida spettacolare che si svolge sul molo vecchio. Un palo lungo sedici metri, cosparso di sapone, viene posizionato in orizzontale sul mare. Alla sua estremità, una bandiera con il volto del Cristo Pantocratore attende i partecipanti. Solo chi riesce a raggiungerla e strapparla tra le onde viene accolto da applausi e festa. Sul muretto del molo una serie di mattonelle in ceramica riportano i nomi dei vincitori delle tante edizioni.
Vacanza per tutta la famiglia

Nel cuore della Costa d’Oro, a Campofelice di Roccella in provincia di Palermo, il Grand Palladium Sicilia Resort & Spa è un 5 stelle all inclusive, che qui chiamano “Infinite indulgence” per indicare una formula di vacanza davvero senza pensieri. L’estate inizia tra lettini pieds dans l’eau e cocktail sorseggiati nei giardini vista mare. Con quattro piscine (una dedicata agli ospiti Signature Level), accesso diretto alla spiaggia e 469 camere tra suite e bungalow, comfort, privacy e servizi di alto livello sono garantiti. Anche per le coppie che con il programma The Signature Level, possono accedere a servizi esclusivi e aree riservate per un'esperienza ancora più personalizzata. Tra lettini balinesi e drink in riva al mare si alternano momenti di quiete e proposte gastronomiche internazionali: al ristorante Portofino si gustano pizza cotta nel forno a pietra e pasta fresca, mentre il Chang Thai propone sapori speziati dell’Estremo Oriente.
Tante le attività proposte, e per tutti: yoga, pilates, acquagym, beach volley, body wake up, stretching e danze caraibiche, sempre guidati da istruttori qualificati. Non mancano laboratori di pittura, danza e artigianato locale. La sera, concerti dal vivo, spettacoli teatrali e la discoteca, sia per piccini sia per adulti.
A misura di bambino

I genitori possono contare sul Baby Club, uno spazio sicuro e attrezzato per bambini dai sei mesi in su, con staff specializzato. Per i più grandi ci sono il Mini Club, un parco giochi all’aperto con altalene, tappeti, piscina dedicata, giochi creativi, passeggiate e laboratori. Gli adolescenti, fino a 16 anni, trovano nel Junior Club un’area con biliardino, console Xbox One e strumenti musicali.
E mentre i piccoli si divertono, mamma e papà possono concedersi un massaggio alla Zentropia Palladium Spa & Wellness e poi ritrovarsi per un aperitivo vista tramonto, magari con uno spritz al limoncello. La struttura è facilmente raggiungibile: circa un’ora e mezza dall’aeroporto di Palermo, meno di due da quello di Catania.