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In gommone tra i flutti: le città viste dal fiume

di GLORIA CIABATTONI -
6 maggio 2022
Rafting urbano

Rafting urbano

Concedersi il piacere di fare rafting in un contesto urbano può essere un metodo insolito e accattivante per conoscere una città. E in questo modo si può scoprire Verona, dove si può fare rafting sull’Adige lungo un percorso di tre ore che, volendo, può prevedere una tappa al Museo dell’Adige presso l’antica Dogana: qui sono conservate foto antiche che raccontano la vita che si svolgeva un tempo lungo il fiume. In realtà si può fare rafting in diversi punti del fiume, ma il tragitto più gettonato è quello che attraversa il centro storico per ammirare chiese, palazzi, mura, fortezze e il teatro romano. È qui che fin dal Medioevo si svolgeva una serie di mestieri legati al fiume, importante via di comunicazione fra il Nord Europa e il Mediterraneo, e Venezia era punto di smistamento delle merci che venivano trasportate con il burchio, imbarcazione a fondo piatto. Lungo il fiume un tempo ci si imbatteva in chi praticava tanti mestieri: i sabbionari che estraevano sabbia per i cantieri, i molendinari che usavano l’acqua per i mulini che macinavano il grano, i lavandari che nell’Adige lavavano i panni. Pagaiando sui gommoni si possono percorrere diversi itinerari: ci sono percorsi facili, per principianti, che tuttavia regalano il brivido di provare l’emozione delle rapide in più punti, come sotto Ponte della Vittoria, Ponte Pietra e Ponte della Ferrovia. Anche Firenze può essere scoperta facendo rafting sull’Arno, partendo dal Lungarno Serristori e arrivando al Lungarno Soderini. Così si potranno ammirare il Ponte Vecchio, il Corridoio Vasariano, la Galleria degli Uffizi, il Ponte Santa Trinita da un’inedita prospettiva: a bordo di un gommone. L’alternativa, sempre a Firenze, è il rafting lungo il fiume Sieve, per trascorrere 3 ore e mezza in una zona fuori dal caos cittadino, dove respirare aria pulita e godersi la natura. Un’altra città da percorrere via fiume è Roma, dove si può praticare rafting sul Tevere, proprio nel cuore dell’urbe, partendo da Ponte Milvio (teatro della storica battaglia tra gli eserciti romani di Costantino e Massenzio) e arrivando fino a Ponte Palatino, nei pressi di Trastevere. A bordo del gommone si passa sotto ponti antichi e moderni, si ammirano l’imponente Castel Sant’Angelo e il Cupolone di San Pietro nello sfondo. Ci sono diversi itinerari. Se si percorre il ramo di sinistra del fiume, si possono affrontare le rapide sotto Ponte Garibaldi e le onde sotto l’antichissimo Ponte Fabricio, fino ad arrivare sotto l’unica arcata che è rimasta di Ponte Rotto, per arrivare al Porto di Ripa Grande sulla sponda destra, dove si sbarca. Un altro percorso è sul fiume Aniene, il secondo fiume di Roma, che nel tragitto offre la possibilità di visitare la Riserva Naturale Valle dell’ Aniene e di ammirare lo spettacolare Ponte Nomentano, l’unico fortificato a Roma.