
Con la bici elettrica da Ventimiglia a Mentone, passando per Vallecrosia, Bordighera, Mandelieu e Villeneuve. Oppure per i più sportivi e con le gambe allenate, con la bicicletta normale. Tutti questi centri della Liguria e della Costa Azzurra francese hanno creduto nella validità del progetto e si sono dati la mano per cogliere l’opportunità offerta dal progetto comunitario. Coordinato dal Settore Valutazione di Impatto Ambientale e Sviluppo Sostenibile della Regione Liguria, il progetto ha trovato ottimi partner nel Départment des Alpes Maritimes in Francia e nei Comuni di Ventimiglia, Vallecrosia e Bordighera, in Italia. L’obiettivo di portare sui territori risorse da investire per creare infrastrutture e servizi a favore della mobilità sostenibile ha intravvisto un investimento per il futuro, fra l’altro collegandosi ai molti interventi in atto con Bicitalia.
“Abbiamo creduto e portato avanti il Progetto Interreg Alcotra Edu-Mob con l’obiettivo di stimolare cittadini e turisti a scegliere una mobilità a basso impatto ambientale: meno auto, più spostamenti a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici – spiega l’assessore all’Ambiente di Regione Liguria, Giacomo Raul Giampedrone – il nostro territorio, con il progetto Edu-Mob che ci vede capofila come Regione e che ha il Département des Alpes Maritimes come partner, ha beneficiato di oltre due milioni di euro, che hanno consentito di sviluppare strumenti per la planificazione e la progettazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile, per la realizzazione di alcuni tratti del percorso ciclabile costiero transfrontaliero”.
“Su questo progetto abbiamo lavorato con grande energia convinti della validità della proposta, in un’ottica di investimento per i territori e per le nuove generazioni. Infrastrutture che guardano peraltro alla quotidianità, cioè alla mobilità di ogni giorno” aggiunge Luca Natale, funzionario del Settore Valutazione di Impatto Ambientale e Sviluppo Sostenibile della Regione Liguria che ha seguito il progetto con la dirigente Paola Carnevale. Perché la mobilità “dolce” migliora la qualità dell’aria e del paesaggio e il movimento quotidiano è un formidabile strumento di salute. “Capire questo porterà le persone a usare per i brevi spostamenti mezzi di trasporto meno inquinanti e costosi e più sani come la bicicletta o gli spostamenti a piedi, rendendo gli spazi pubblici più vivibili per tutti e favorendo l’indipendenza anche di persone a bassa mobilità” dice Luca Natale. E si andrà avanti verso nuove mete.