
Il Carnevale storico persicetano è uno dei carnevali più importanti del Bolognese e di tutta l’Emilia-Romagna. Una manifestazione unica nel suo genere che si ripete da quasi 150 anni, 148 per l’esattezza, e che ha il suo carattere distintivo nello spettacolo dello Spillo (in dialetto bolognese spél, che significa ‘trasformazione’).
La manifestazione, nata nel 1874, mantiene la sua struttura originaria dalle origini e consiste nella sfilata di carri allegorici che avviene su due domeniche (quest’anno domenica 12 e domenica 19 febbraio): la prima è La domenica degli Spilli, la seconda è La domenica delle Premiazioni. L’apertura delle manifestazioni carnevalesche è affidata a Re Bertoldo, la maschera cittadina, attraverso la lettura del discorso della Corona, una composizione dialettale che alle origini veniva fatta in teatro comunale mentre ora avviene nella piazza del Popolo, il cuore pulsante del paese.
La prima domenica delle manifestazioni, i carri delle società carnevalesche si fermano in piazza del Popolo, trasformata in teatro per l’occasione. Quando il carro è in piazza ha quindici minuti di tempo per raccontare la sua storia. La può raccontare con l’ausilio di attori, di una colonna sonora, con le figure costruite sul carro e soprattutto con i movimenti dello stesso. Nel corso degli anni lo Spillo del Carnevale di Persiceto si è infatti consolidato come una grande opera di artigianato che include, oltre agli aspetti meccanici ed elettronici, anche le arti della recitazione, della pittura, della scultura, della musica e della letteratura. Si tratta però di un’arte effimera. Mesi di lavoro in cantiere solo per quei quindici minuti. I carri dopo lo Spillo continuano a sfilare per le vie del centro storico ma, da quel momento in poi, diventano carri normali, privi della magia che li ha caratterizzati durante lo Spillo.
Infine, il lunedì successivo, le società si ritrovano tutte assieme in un grande spazio pubblico, in compagnia dei giurati, per il Processo del lunedì, un momento di confronto, tra goliardia e professionalità, in cui i giudici spiegano le motivazioni delle loro scelte e i carnevalai accolgono, oppure contestano, i pareri dei professori che li hanno giudicati. L’accesso alla sfilata è aperto e gratuito dalla piazza mentre i posti in tribuna sono a pagamento.