Sabato 13 Aprile 2024

Campania, un salto tra le colline del Cilento

Dopo l’obbligatorio passaggio dalla magnifica Paestum conviene spingersi verso la costa e fino a Punta Tresino tra baie solitarie e scogli popolati da pini e da ulivi

Campania

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Chissà cosa scriverebbe Goethe se oggi potesse fare un nuovo viaggio a Paestum. Alla fine del XVIII secolo i resti insabbiati dei templi greci erano l’unico segno visibile di civiltà in una zona devastata dal degrado e dalle paludi, come egli stesso avrebbe scritto, dopo esservisi recato in compagnia di Christoph Kniep, il pittore incaricato di raffigurare nei suoi disegni tutti i luoghi visitati. Ora i resti di Paestum sono delimitati da un rettangolo di terra che si abbraccia con uno sguardo. Intorno, una pianura fertile e salubre. Da tempo scomparsi gli occhi sanguigni di bufali simili ad ippopotami, piuttosto le bufale scrutano con curiosità i turisti nei recinti delle fattorie che producono la Mozzarella di bufala campana DOP accanto alle colture del carciofo tondo di Paestum. 
 
Verso sud inizia la parte meno conosciuta della costa, fatta di piccole baie solitarie, scogli bianchi di rocce decorati da pini e ulivi. Per averne esempio è sufficiente salire sul promontorio di Agropoli o, passeggiare la costa dalla spiaggia di Trentova sino a Punta Tresino. Chi è più preparato si incammina per una mulattiera dal porto di San Marco verso Ogliastro Marina costeggiando la penisola di Licosa, uno degli eden superstiti italiani. Al termine del percorso, come premio, ci si concede una pizza fritta cilentana, l’impasto della pizza viene fritto e condito con pomodoro, formaggio e basilico. Lungo la strada litoranea intagliata nella roccia si può arrivare ad Acciaroli, dove anche Ernest Hemingway trovò pace.
 
Ma le bellezze del Cilento si scoprono anche verso le sue colline. A 370 m sul livello del mare si trova Pollica, situato alle pendici del Monte Stella.  Sul versante opposto i paesi della castagne, Sessa Cilento e di San Mango, con la sua Rossa. E ancora oltre, a Gioi dove si acquista la sopressata, e a Felitto, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, il borgo del fusillo. Vicino al centro del paese si possono scoprire le gole del fiume Calore con escursioni guidate in pedalò o in canoa. Di nuovo sulla costa, dopo la visita agli scavi di Velia, la meta è Palinuro, la più famosa e frequentata località balneare del Cilento dominata dall’omonimo capo. Tuttavia la natura raggiunge il suo vertice nella sequenza di rocce tra Palinuro e Porto degli Infreschi, oltre Camerota, con strapiombi solitari su piccoli golfi sforacchiati di antri. Anche fuori stagione si possono effettuare escursioni in barca alle famose grotte: Azzurra, Argento, dei Monaci. Baia Resima, che riapre dopo 9 anni di chiusura forzata nell’estate 2020, è un francobollo esotico di sabbia fine e fondali che fanno la felicità dei sub.