Giovedì 25 Aprile 2024

Calici eleganti e divertenti

La Doc Oltrepò Pavese propone tipologie che vanno dal Rosso, al Rosato e al Bianco e ne contempla altre realizzate con varie uve dal Barbera al Riesling, dal Cortese al Moscato oltre a Malvasia, Pinot Nero e Cabernet Sauvignon

È la zona vitivinicola più grande di tutta la Lombardia con una superficie di circa 15mila ettari vitati, di cui 11mila specializzati e destinati alla produzione di vini Doc e Docg. La Doc Oltrepò Pavese si propone con un’ampia gamma di tipologie che oltre al Rosso, anche Riserva, al Rosato, anche Frizzante, e al Bianco ne contempla altre 31 realizzate con varie uve tra cui Barbera, Riesling, Cortese, Moscato, Malvasia, Pinot Nero, Chardonnay, Sauvignon e Cabernet Sauvignon. I vini bianchi hanno sempre un buon equilibrio e in bocca si presentano con un’entratura complessa, elegante, tonda ed equilibrata che armonizza la vena alcolica con la sapidità, rendendoli freschi, lunghi e persistenti. Di bella beva, non impegnativi, pronti e di facile consumo, piacevoli a tavola, sono quelli che riportano l’indicazione Oltrepò Pavese Rosso Riserva, ottenuti da una base di uve di Barbera, per dal 25 al 65%, a cui si possono aggiungere quelle di Croatina, dal 25 al 65%, oltre a Uva Rara, Ughetta (detta anche Vespolina). Un altro vino da segnalare è l’Oltrepò Pavese Barbera Riserva, che prevede l’impiego di uve Barbera per un minimo dell’85%, con un eventuale saldo di uve a bacca rossa autorizzate non superiore al 15%. Si presenta di solito di un colore rosso rubino intenso con riflessi granati e con profumi vinosi, mentre in bocca è sapido e strutturato. Ma è impensabile non fare riferimento tra le denominazione del Pavese alla Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc che è forse il vino “più divertente” dell’areale, di pronta beva, entusiasmante nella sua versione frizzante. Altra denominazione dell’areale è il Casteggio Doc alla cui base ampelografica concorrono le uve di Barbera per un minimo del 65%, a cui si possono sommare le uve di Croatina e/o Uva Rara e/o Pinot Nero, insieme o da sole, nella misura massima del 35% ed il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc vinificato in rosso, di un bel colore rosso rubino che presenta all’esame olfattivo sensazioni di eucalipto, menta e foglie di tabacco, aromi del sottobosco, note che si mischiano a profumi fini ed eleganti di frutti rossi e lamponi maturi, di rose e spezie. In bocca risulta elegante, fresco, piacevole, lungo e persistente. Ma il fiore all’occhiello dell’areale è naturalmente l’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg, una denominazione che include le tipologie Oltrepò Pavese Metodo Classico, Oltrepò Pavese Metodo Classico Rosé, Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero e Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Rosé. Il grande lavoro fatto dal Consorzio ha portato anche a coniare per le tipologie Rosé della Docg Oltrepò Pavese Metodo Classico un nuovo termine collettivo intorno al quale identificare questi particolari vini: Cruasé, una parola formata dalla fusione tra “cru” (selezione) e “rosé”. L’Oltrepò Pavese Metodo Classico è uno spumante di grande eleganza, di un giallo paglierino dai riflessi dorati e lo arricchisce con spuma cremosa e un perlage fine e persistente; al naso ha una grande freschezza che si gioca su note tostate di panificazione e lievito che si mescolano a quelle floreali di glicine e acacia e ad altre vegetali, in un crescendo di aromi che passano dalla nocciola tostata ai sentori di uva spina, dalla pera agli agrumi per poi fondersi a note vegetali di timo e chiudere con nuance terziarie.