Venerdì 19 Aprile 2024

Buona tavola in Val d’Aosta

Il glorioso passato romano e le influenze francesi rendono unici i piatti della tradizione

Buona tavola in Val d’Aosta

Buona tavola in Val d’Aosta

La grande cucina non è solo espressione dell’abilità dell’uomo (o della donna), ma il risultato di conoscenze acquisite nel tempo, maturate su tradizioni spesso secolari. è il caso della Valle d’Aosta, dal glorioso passato romano spolverato da influenze francesi e altre tipicamente montanare. Il percorso ideale alla scoperta dei sapori valdostani inizia da Arnad, sull’antica Via delle Gallie, voluta da Augusto per collegare la Pianura Padana alla Gallia. Ma oggi dici Arnad e pensi al lardo. è questa infatti la culla del celebre salume D.O.P. ricavato dal dorso del maiale e stagionato fino a 15 mesi in recipienti di rovere, castagno o larice con sale, rosmarino, aglio, salvia, alloro e spezie. Ottimo come antipasto con pane nero e miele, è usato anche per mantecare la polenta – altro piatto forte della tradizione – o insaporire zuppe e risotti. Per toccare con mano – e soprattutto con bocca – la produzione di lardo d’Arnad D.O.P. basta uscire dal paese e raggiungere il Salumificio Maison Bertolin, che da 50 anni è sinonimo di salumi di altissima qualità: lardo, certo, ma anche salame, boudin (insaccato con patate bollite, lardo, barbabietole rosse, sangue bovino o suino, vino e spezie), la motzetta (carne bovina essiccata) e l’inimitabile FranBon, un prosciutto crudo aromatizzato al genepy, erba di montagna che cresce oltre i 2500 metri. E se i salumi stimolano la sete, a pochi passi ecco La Kiuva, tra le più antiche e longeve cooperative vitivinicole della zona, fondata nel 1975. Obbligatoria la visita al luogo di produzione di uno dei formaggi più amati e – sigh – copiati al mondo: sua maestà la Fontina. Ricavato dalla galleria di accesso a un’antica miniera di rame utilizzata sino al 1946, il magazzino della Cooperativa Latte e Fontina a Valpelline sfrutta ancora i vecchi binari per la movimentazione delle forme.

 

FORTE DI BARD VINI IN MOSTRA Il maestoso Forte di Bard torna protagonista: dal 30 novembre al 1 dicembre i produttori vinicoli dell’arco alpino espongono i prodotti ottenuti dalla viticoltura eroica, forma di coltivazione estrema in ambienti incontaminati ad alta quota. La perfetta occasione per degustarne la peculiarità e conoscerne le particolari tecniche di produzione, tra tavole rotonde e laboratori.

 

MONTE BIANCO PRANZO IN QUOTA Pausa pranzo a 3.466 metri? Sì, al Bistrot Panoramic di Skyway Monte Bianco, l’avveniristica funivia con una vista mozzafiato a 360 gradi. Da sempre attenta all’ambiente, l’impianto socio ANEF ha presentato a ottobre il primo bilancio di sostenibilità di un impianto a fune in Italia, delineando le strategie di un nuovo modello di sviluppo da qui al 2022.