Certe città sono come le persone di cui si sente spesso parlare: diventano familiari anche senza esserci mai stati. Meglio così: anche perché Novara è davvero la “porta accanto” (www.turismonovara.it). E se il vero lusso è il tempo, mezz’ora d’auto da Milano e meno di 3 ore da Bologna sono una ragione ottima per fare le presentazioni. Del resto facili, in una polis raccolta ma che si rivela vulcanica quando c’è da valorizzare cultura e patrimonio storico. E allora, è il momento di sfruttare l’estate ritrovata dopo il lockdown da Covid.
Si parte da piazza Cavour con i resti delle Mura d’epoca romana e si fa tappa nella medievale piazza Cesare Battisti per poi raggiungere piazza Repubblica, passaggio obbligato per accedere al Chiostro della Canonica, ai Musei della Canonica del Duomo e al complesso architettonico composto dal Duomo (opera di Alessandro Antonelli) e dal Battistero paleocristiano. Sosta al Broletto, agorà urbana su cui si affaccia il passato e dove ha sede la Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni, prima di ammirare Piazza Martiri della Libertà presidiata dal Castello Visconteo-Sforzesco, monumento che celebra i legami con Milano e contenitore di rassegne artistiche (dal 2/7 al 7/9, “Estate Novarese”, con decine di eventi di musica, teatro e letteratura).
In cerca del gran finale, si finisce col rendere omaggio all’icona di Novara, meta turistica dal crescente appeal, anche grazie all’impegno dell’Atl e del suo presidente Maria Rosa Fagnoni: la Basilica di San Gaudenzio, con il suo campanile settecentesco e la cupola alta 121 metri, in futuro sempre più accessibile. Lo conferma lo stesso sindaco, Alessandro Canelli: “Per il momento è visitabile fino a 45 metri. Grazie ad un lungimirante ed innovativo progetto, i visitatori potranno salire fino a 98 metri, attraverso un percorso museale che consentirà di contemplare la bellezza e la suggestione dell’opera di Antonelli”. Come dire: la “porta accanto” è sempre più aperta.