Mercoledì 24 Aprile 2024

A piedi nel Cilento, tappa 1: Sant'Angelo a Fasanella - Roscigno

Seguiamo il video racconto di Valentina, “ambassador” di Italia Slow Tour

A piedi nel Cilento, tappa 1: Sant'Angelo a Fasanella - Roscigno

A piedi nel Cilento, tappa 1: Sant'Angelo a Fasanella - Roscigno

Diamo la parola direttamente a Valentina, ambassador di Italia Slow Tour, per raccontarci quella che effettivamente è la prima tappa del viaggio a piedi nel Cilento, da Sant’Angelo a Fasanella a Roscigno. Un’idea per un itinerario slow e sicuro da mettere in pratica anche a stretto giro, appena possibile!

 

Il nostro cammino parte da Sant'Angelo a Fasanella, piccolo borgo alle pendici degli Alburni, reso ancor più attraente dalla presenza di due siti UNESCO, tappa obbligata durante la permanenza in questa terra. Si tratta di due potenti simboli di cielo e terra: le viscere della stupefacente grotta di San Michele Arcangelo e l'Antece, la scultura millenaria posta in località Costa Palomba svettante verso l’alto a quota 1.100 metri; ma con Federico decidiamo di lasciarci la scoperta di queste meraviglie alla fine del percorso ad anello di A piedi nel Cilento, quando torneremo proprio a Sant’Angelo a Fasanella per goderci il gran finale alla luce del tramonto.

Inizia dunque il cammino! È domenica mattina, e a dare battesimo alla nostra avventura c’è con noi un folto gruppo di trekker, coordinato da Francesco, Donato e Giacomo, i nostri angeli custodi, che insieme a Giuseppe Gargano presidente di GeoTrek Paestum e all’Associazione Moscardini di Angri cammineranno con noi per tutto il giorno. La tappa propone subito l’attraversamento dello sconosciuto borgo di Corleto Monforte dove, oltre la visita al centro storico fino alla rocca che domina la valle del Fasanella, non possiamo mancare di soffermarci al Museo Naturalistico degli Alburni, uno dei più vasti e dettagliati d’Europa, ospitando oltre duemila esemplari di specie animali, principalmente insetti, farfalle e uccelli, ma anche numerosi abitanti del bosco.

Il percorso prosegue risalendo il monte Pruno, sulla cui cima è visitabile un vasto insediamento enotrio e lucano, collocabile tra il VII e il III secolo a. C., ed emerso nel corso di varie campagne di scavo tuttora in corso. L'emozione di scendere dall'altro versante del monte Pruno per arrivare alle rovine di Roscigno Vecchia è davvero unica: visitando il borgo abbandonato oltre cent’anni fa, perché posto su un terreno franoso, incontriamo Giuseppe Spagnuolo. L’unico abitante rimasto ad animare questo antico borgo dal fascino indimenticabile è un personaggio dall’intelligenza vivace e dall’ironia pungente, che sembra uscito fuori da un quadro risorgimentale...