Campania Divina

Slow tour nei luoghi del mito tra Caserta, Napoli e Salerno

Campania Divina

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Nella web serie di Italia Slow Tour “Campania Divina”, Syusy Blady fa un viaggio tra Caserta, Napoli e Salerno seguendo il filo conduttore del divino femminile: un itinerario alla scoperta delle origini e dei luoghi del mito e della sua interpretazione storica. Napoli è femmina, per la sua morfologia, per la sua collocazione geografica e per la presenza di culti antichi e moderni che resistono nel tempo. A partire dal mito della Sirena Partenope, che alla città ha dato il nome – la Repubblica Parthenopea fondata da Napoleone – e che sarebbe morta secondo la leggenda adagiandosi sul Golfo, proprio nel luogo in cui sorge oggi Castel dell’Ovo.

Il viaggio inizia nei Campi Flegrei, alla ricerca dell’antro della Sibilla Cumana, sicuramente uno dei luoghi più suggestivi legati ai vaticini. È Virgilio a collocare qui la Sibilla nel sesto libro dell’Eneide, contemporaneamente sacerdotessa veggente di Apollo e guida di Enea nell’Oltretomba. Infatti si trova qui anche il Lago d’Averno, considerato nell’antichità niente meno che l’ingresso agli Inferi. A Capua poi Syusy visita il museo dedicato alla Mater Matuta, l’antica divinità italica dell’aurora, rappresentata come una donna con una melagrana in una mano e una colomba nell’altra, entrambi simboli di Iside. Le "madri" del Museo di Capua rappresentano un complesso unico nel suo genere e un raro documento in Campania di scultura pre-imperiale: documentano come gli antichi campani onorassero il mistero della vita, considerando la maternità un dono divino e l’evento della nascita una cosa sacra. Fra le altre tappe del viaggio Caserta, con la sua maestosa Reggia e la fontana dedicata alla Regina Margherita, Napoli città con Villa Floridiana a sua volta dedicata a una donna. E poi Pagani, in provincia di Salerno, dove ogni anno nel periodo pasquale si festeggia la Madonna delle Galline, una processione, un rito, una tradizione sentitissima.