Mercoledì 24 Aprile 2024

Sarah e le altre, in scena le eroine della passione

Da Adelaide Ristori a Eleonora Duse, le divine attrici nelle pièce teatrali

Francesco Farina ha scritto un libro di 359 pagine (Francesca da Rimini, Storia di un mito – Letteratura, teatro, arti visive e musica tra XIV e XXI secolo, Maggioli Editore, 2019), un’opera omnia sull’argomento idealmente divisa in due parti. La prima dedicata al personaggio “antico“, sulle tracce della Francesca realmente esistita, e molto più spazio è dedicato invece al personaggio “moderno“, alla riscoperta romantica sull’onda del dramma scritto da Silvio Pellico: a quella donna che diventa, con varie sfaccettature, emblema della libertà e mito. A teatro, ad esempio, le grandi attrici della Belle Époque hanno impersonato e fatto rivivere con vari accenti il personaggio dantesco, finalmente liberato dalle pene dell’Inferno.

"Nell’ambito delle dive – spiega Farina – le più grandi sono state Adelaide Ristori, Eleonora Duse e Sarah Bernhardt. La prima è stata l’interpretazione risorgimentale della Francesca combattente della libertà, la Marianna d’Europa, e la Ristori ha portato Francesca in tutto il mondo per decine di anni. La sua eroina non cede alla passione, segue l’interpretazione descritta da Pellico e rappresentata a teatro dal 1815".

Poi arriva la versione di Gabriele D’Annunzio, del 1901. "Questa seconda Francesca non è più l’eroina pura e basta ma una donna che vive in libertà la sua sensualità, di cui è consapevole. E con la Duse, che la interpreta, prende coscienza del proprio corpo nella passione amorosa". Mito nel mito, non poteva mancare Sarah Bernhardt. " Lei – conclude Farina – ha tutto un altro percorso, conosce Francesca attraverso l’opera di Gustave Dorè a cui era legata. Per lei Francescaa rappresentava la donna emancipata, libera di comportarsi come meglio crede: perché alla fine è la legge della Natura quella che prevale".