Martedì 23 Aprile 2024

A Ravenna un trionfo di mostre e restauri

Torna nuova la tomba, viene riallestito il museo nei chiostri francescani risalente al 1921, riapre la casa con opere prestate dagli Uffizi

A Ravenna un trionfo di mostre e restauri

A Ravenna un trionfo di mostre e restauri

di Annamaria Corrado

Musei, mostre, musica, teatro, convegni internazionali: la pandemia non ferma le celebrazioni dantesche a Ravenna che, anzi, in questi mesi si sono adattate a chiusure e riaperture imposte dall’emergenza. Tutto è pronto nella città in cui il Poeta concluse la sua vita, dove si innamorò dei mosaici unici delle basiliche, al punto da trasferirne lo splendore nella Commedia. Tutto è pronto in attesa delle riaperture dunque, a partire dal Museo Dante nei Chiostri Francescani, nuovo allestimento del Museo dantesco inaugurato nel 1921, in occasione del Sesto centenario della morte del Poeta. Il Museo, in perfetto equilibrio tra multimedialità e tradizione, custodisce reperti di grande suggestione, come la cassetta in cui i frati nascosero le ossa di Dante o l’arca in cui furono esposte nel 1865 all’interno del Quadrarco di Braccioforte, dopo il loro ritrovamento fortuito.

A pochi passi dal Museo è la Tomba settecentesca di Camillo Morigia che, in occasione del VII centenario, è stata sottoposta a un radicale restauro che le ha restituito l’aspetto originario. Il tempietto non è mai stato chiuso in questo anno di emergenza. Un gesto simbolico importante, così come la “lettura perpetua” della Commedia ad alta voce che prosegue, anche in questi giorni, davanti alla Tomba, sempre nel rispetto delle norme anti-Covid. Il restauro del sepolcro ha coinciso anche con la risistemazione di tutta la Zona del Silenzio, del Quadrarco di Braccioforte e del collegamento con piazza San Francesco. Il 2021 è anche l’anno di apertura di Casa Dante, anche questa a ridosso della Tomba, destinata a completare il Museo con spazi espositivi e laboratoriali. Qui, sulla base di un accordo firmato con gli Uffizi, verrà esposto periodicamente un nucleo di opere concesse in prestito proprio dalle Gallerie fiorentine.

In attesa di poter nuovamente godere del piacere dei visitatori (che intanto possono ammirarle in un raffinato virtual tour) sono anche le mostre che omaggiano il Poeta da punti di vista differenti. Dante. Gli occhi e la mente è il titolo del progetto nel quale convivono tre diverse mostre, al Mar e nello storico complesso della Biblioteca Classense. La prima, Inclusa est flamma. Ravenna 1921, è alla Classense ed è stata curata da Benedetto Gugliotta. Ripercorre il VI centenario dantesco del 1921, inaugurato l’anno prima alla presenza del ministro della Pubblica Istruzione, Benedetto Croce. Ci sono libri, manifesti, fotografie, dipinti, manoscritti e numerosi oggetti d’arte conferiti come omaggio a Dante e alla città, come i celebri sacchi con foglie di alloro donati da Gabriele d’Annunzio e decorati da Adolfo De Carolis.

Nell’antica chiesa camaldolese di San Romualdo è allestita dal 24 aprile al 4 luglio Le Arti al tempo dell’esilio, a cura di Massimo Medica. Viaggio attraverso le tappe dell’esilio dantesco con una selezione di opere dei più importanti artisti del suo tempo, da Giotto a Cimabue e con l’eccezionale prestito dal Louvre della Madonna in Trono con Bambino che in origine proteggeva il sarcofago di Dante e che, per questa occasione, torna a Ravenna, dopo più di 160 anni. Infine, al Mar a settembre, Un’epopea pop a cura di Giuseppe Antonelli, che mostra la fortuna popolare di Dante Alighieri attraverso i secoli e i generi espressivi. Un racconto fatto di testimonianze letterarie, grafiche e artistiche, fotografiche e cinematografiche, musicali e commerciali legate al Sommo Poeta. A questa mostra è collegato un percorso d’arte contemporanea, a cura di Giorgia Salerno con opere di artisti quali Richard Long ed Edoardo Tresoldi legate dal punto di vista concettuale a temi danteschi.

Le celebrazioni dantesche ravennati coinvolgono anche le energie creative e culturali del territorio, a partire dal Teatro delle Albe. La chiusura, il 12 settembre, giorno dell’Annuale, vedrà il maestro Riccardo Muti in concerto in piazza San Francesco, cuore della Zona del Silenzio.