{{IMG_SX}}Roma, 6 maggio 2008- Fabio Cannavaro, in una intervista a Vanity Fair, confessa di non avere ''nessuna nostalgia né voglia di tornare'' in Italia.

 

Il difensore partenopeo sottolinea: ''Per ora non ci penso. Ho fatto una scelta, quella di giocare in un grande club qui in Spagna, e non ho nessuna nostalgia né voglia di tornare''.
Cannavaro racconta di non aver seguito molto il calcio italiano: ''L'anno scorso - dice - l'ho seguito pochissimo: con l'Inter nettamente più forte di tutti, il campionato era già scritto dalla prima giornata.
Quest'anno, con il Napoli e la Juve in serie A, è stato più piacevole. Tecnicamente, però, trovo che il gioco non sia ancora tornato quello che era prima di Calciopoli''. E aggiunge: ''E' stata una sofferenza vedere la Juve così penalizzata. Pensi a che giocatori aveva: ora è un'altra squadra''.

 

Cannavaro spiega poi la sua scelta di andare in Spagna: ''Avevo 32 anni, non potevo permettermi di non giocare al massimo livello gli ultimi anni della mia carriera. E il Real Madrid è una squadra che non si può rifiutare''.

 

Poi il difensore parla del rapporto con la sua città, Napoli. ''Ho letto 'Gomorra' fino all'ultima pagina - aggiunge - Saviano ha avuto il grande coraggio di raccontare quello che ha visto e vissuto''. Poi aggiunge: ''Alcune cose mi hanno sorpreso, ma la vera sorpresa è constatare che la gente pensa che Napoli sia solo quello. Nella mia città ci sono anche persone oneste. E' un posto dove si può vivere bene''.

 

L'emergenza rifiuti che ha investito la città gli ha suscitato rabbia. ''vivere all'estero e sentire i telegiornali che parlano di Napoli in quel modo mi ha dato molto fastidio. L'Italia, in generale, mi fa tristezza, è un Paese in crisi''. Ma a Napoli Cannavaro dice che tornerà: ''Sicuramente. Ho anche comprato una bella casa nuova a Posillipo. Ma è difficile che il Napoli, oltre a mio fratello Paolo, prenda anche me: dovrebbe aspettare che io finisca il mio contratto con il Real, perché non può permettersi di pagare certe cifre e neanche di investire su un calciatore di 34 anni''.