{{IMG_SX}}Roma, 29 aprile 2008 - Ha 58 anni, è single ma non ha smesso di cercare l'amore. E' la confessione di Renato Zero: "Essere single comporta una solitudine gravosa, quando non è coronata da contatti e da contaminazioni utili. Mi riferisco anche a certi artisti, maestri, grandi punti di riferimento che ora non ci sono più. E che mi mancano", ha dichiarato il cantautore romano sulle pagine del settimanale 'Grazia'.

 

Per me l'amore è un'impresa come quella di Reinold Messner, ma sono sempre alla ricerca. Scalare da solo, se non c'è nessuno che ti tira una fune al momento opportuno, è pericoloso. Credo ancora tantissimo nell'amore - prosegue l'artista - gli ho visto fare cose incredibili. In un mio brano cantavo di un amore claudicante, che ha mille difetti. Ecco, sono quelli gli amori che mi piacciono di più. Quelli che schiattano di salute, pieni di soldi, benestanti, non mi piacciono".

 

Poi uno sfogo molto amaro: "Il conto per essere Renato Zero l'ho pagato molto salato tanto tempo fa. Per cosa ho pagato? Per l'impudenza di essere sempre me stesso. Ed essere se stessi costa caro". Infine una curiosità sui suoi eccentrici costumi: "Sono conservati in un magazzino. Ne ho 700, tutti disegnati da me. Mi piacerebbe fare una mostra itinerante. In un carrozzone magari - chiude Zero - e dare i proventi in beneficenza".