{{IMG_SX}}Lienz, 29 maggio 2007 - Piu' forte del freddo, della neve che faceva da contorno al Campolongo, di quello strappo sul Bannberg che gli dava il pretesto per volare da solo, come impegnato in una lunghissima cronometro, verso il traguardo. Che peccato che Stefano Garzelli ieri sia andato in crisi e che, forse, non abbia creduto dall'inizio di poter far classifica.

 

Il varesino dell'Acqua&Sapone, dopo aver fatto arrabbiare Gilberto Simoni a Bergamo per quello sprint a velocita' doppia, si e' ripetuto puntualmente in territorio austriaco, a Lienz, al termine di un circuito che ha permesso ai corridori una passerella tra il calore del pubblico locale. Atmosfera proibitiva, tanto che i capi, Bettini e Di Luca, andavano a chiedere all'organizzazione di pensare a qualche percorso alternativo per evitare le asprezze della tappa dopo il riposo e prima del fatidico Monte Zoncolan.

 

Per questo l'andatura resta cicloturistica fino al confine con l'Austria, quando comincia la bagarre e Paolo Bettini, quest'anno davvero sfortunato, prima cambia una bici e poi fora. Sono il francese Mangel ed il lussemburghese Joachim a dare il la ad un'azione che porta via anche Caucchioli e Bernucci e che ispira Stefano Garzelli. Il quale, a 49 chilometri dalla fine, lascia il gruppo dei migliori per recuperare il gap in salita e andare decisamente all'attacco in discesa, scalando poi il Bannberg tutto solo. Garzelli scollina con 40" di vantaggio su Caucchioli, Lastras, Rubiera, Mangel e Serrano per andare a cogliere il secondo successo in questo Giro, il ventisettesimo in carriera. Alle sue spalle, con un ritardo di 1'01", il francese Mengel e lo spagnolo Serrano. Quinto l'italiano Pietro Caucchioli.

 

In classifica generale Danilo Di Luca (Liquigas), giunto al traguardo con oltre otto minuti di ritardo da Garzelli, mantiene la maglia di leader della classifica generale in attesa della montagna che domani decidera' gran parte di questa corsa. Gia' una volta il Giro approdo' sullo Zoncolan, ma sul versante meno impegnativo: accadde nel 2003 e si impose Gilberto Simoni gia' im maglia rosa su Garzelli e Casagrande.

 

Domani, pero', la salita che probabilmente decidera' la classifica generale del 90^ Giro d'Italia, sede d'arrivo della diciassettesima tappa con partenza da Lienz (142 chilometri), verra' affrontata nel versante inedito di Ovaro, dopo il Gpm di seconda categoria di Tualis.)Dieci chilometri scarsi mai sotto il 6,6 per cento di pendenza, con punte massime che toccano anche il 22. Roba per uomini veri, per scalatori che avranno assaggiato, dopo 55 chilometri, lo strappo del Monte Croce di Comelico. Massima difficolta' per una frazione breve che non prevede rifornimento, che riporta il gruppo dall'Austria all'Italia e che, a Tualis, ha il Traguardo Garibaldi. 

 

"Sono partito perchè da perdere non avevo niente, conoscevo il finale dal Giro del Trentino di qualche anno fa e sapevo che era duro: ho rischiato in discesa pensando 'o la va o la spaccà, e ho dimostrato che stavo bene. Alle Tre Cime di Lavaredo è stata solo una giornata storta".

 

La vittoria in solitaria di Lienz suona come una piccola rivincita per Stefano Garzelli dopo le difficoltà accusate l'altro ieri a Lavaredo ai microfoni Rai, il varesino in Austria si è ritrovato. "Essendo fuori classifica mi hanno lasciato andare, nel finale era sfinito ma è stata una delle più belle vittorie. Mi sono gestito, ho cercato di dare il massimo negli ultimi 5 km" spiega alla Rai. Nonostante gli 8' recuperati alla maglia rosa, Garzelli resta ormai fuori classifica. "Non punto più al Giro, non perchè non voglio ma perchè non ce la faccio: l'altro ieri stavo benino ma davanti avevano un altro ritmo. Ho deciso di andare fuori classifica per provare a fare qualcosa, certo non credevo di vincere subito". Per la vittoria finale, Garzelli punta su Di Luca. "Mi auguro che il Giro lo vinca lui, se lo merita: domani dovrà contollare le fughe sullo Zoncolan, ma al momento è il favorito".

 

Questo l'ordine d'arrivo della sedicesima tappa del Giro d'Italia, 189 chilometri da Agordo (Belluno) a Lienz, in Austria:

 

1. Stefano Garzelli (Ita) Acqua e Sapone, 5h34'07" (abbuono 20");

2. Laurent Mangel (Fra) Ag2R Prevoyance, +1'01" (abb. 18");

3. Ricardo Serrano Gonzalez (Spa) Tinkoff, stesso tempo (abb. 8");

4. Josè Luis Rubiera Vigil (Spa) Discovery Channel, st;

5. Pietro Caucchioli (Ita) Credit Agricole, st;

6. Pablo Lastras Garcia (Spa) Caisse d'Epargne, st;

7. Salvatore Commesso (Ita) Tinkoff, +2'29";

8. Giovanni Visconti (Ita) Quick Step, stesso tempo;

9. Assan Bazayev (Kaz) Astana, st;

10. Lorenzo Bernucci (Ita) T-Mobile, st. 

29. Damiano Cunego (Ita) Lampre, +8'10";

31. Andy Schleck (Lux) Csc, stesso tempo;

36. Danilo Di Luca (Ita) Liquigas, st;

38. Gilberto Simoni (Ita) Saunier Duval, st;

42. Eddy Mazzoleni (Ita) Astana, st;

43. Paolo Savoldelli (Ita) Astana, st.

 

La classifica generale del Giro d'Italia dopo 16 tappe:

 

1. Danilo Di Luca (Ita) Liquigas, 73h43'12";

2. Eddy Mazzoleni (Ita) Astana, +1'51";

3. Andy Schleck (Lux) CSC, +2'56";

4. Gilberto Simoni (Ita) Saunier Duval, +3'19";

5. Damiano Cunego (Ita) Lampre, +3'23";

6. Riccardo Riccò (Ita) Saunier Duval, +3'39";

7. David Arroyo Duran (Spa) Caisse d'Epargne, +6'05";

8. Emanuele Sella (Ita) Ceramica Panaria, +7'02";

9. Evgeni Petrov (Rus) Tinkoff, +7'29";

10. Marzio Bruseghin (Ita) Lampre, 9'29";

11. Franco Pellizotti (Ita) Liquigas, +9'30";

12. Ivan Ramiro Parra Pinto (Col) Cofidis, +10'17"

13. Stefano Garzelli (Ita) Acqua e Sapone, +11'32".

14. Paolo Savoldelli (Ita) Astana, +12'08";

15. Francisco 'Patxi' Vila Errandonea (Spa) Lampre, +12'35";

16. Leonardo Piepoli (Ita) Saunier Duval, +13'51".