Tutto pronto per il Festival ‘Visioni italiane 2021’ Il concorso è un panorama dei registi di domani

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Le opere di Dario Albertini, Francesco Montagner (foto), Bonifacio Angius, il lavoro sul genere di Daniele Misischia, l’esordio nel lungometraggio di Hleb Papou: è il festival Visioni Italiane 2021 (Bologna, 25-31 ottobre), bel panorama di ciò che potrà essere il cinema italiano di domani. Nomi da segnare, ne sentiremo parlare. Concorso nazionale per corto, mediometraggi e documentari, ruota attorno alla Cineteca e ha visto diversi registi passare sul suo schermo per poi approdare al lungometraggio, diventando firme note: Gianni Zanasi, Matteo Garrone, Luca Miniero, Daniele Gaglianone, Gianluca Tavarelli, Paolo Genovese, Francesco Amato, Salvatore Mereu, Francesco Munzi, i fratelli De Serio e tanti altri. La qualità della selezione conferma la capacità degli autori di scoprire le tante facce del nostro paese, le sue storie, i suoi desideri, i suoi sogni e di saperli raccontare, spesso, con lingua nuova e personale. Nota: la centralità produttiva di Roma nel cinema d’esordio è ormai svanita; gli autori provengano da tutta Italia.

b. c.