Sabato 20 Aprile 2024

TANTA VOGLIA DI SPETTACOLI

SEPPUR CON NUMERI RIDOTTI DI PAGANTI. MOLTI ARTISTI SI SONO ESIBITI IN ESTATE. MEGA-CONCERTI E CAPIENZE: QUANTI DUBBI

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L’ultima in ordine di tempo a inserire il proprio nome nella fitta agenda di concerti 2022 è stata Avril Lavigne, in scena il 4 marzo alla Fiera di Padova e due giorni dopo al Forum di Assago per recuperare le date spostate in precedenza. Visto il confortante andamento della pandemia nel nostro paese, infatti, pure le star internazionali mettono mano ai calendari per ripianificare le esibizioni slittate o aggiungerne di nuove nella speranza che a fine anno pure l’Italia possa recuperare la piena capienza di tutti i luoghi di spettacolo. Lo spettacolo appunto. Oggi, 24 ottobre - nel segno di una vera rinascita e ripartenza - si celebra la ’Giornata nazionale dello spettacolo’, voluta fortemente dal Ministero per i beni e le attività culturali.

Al momento, infatti, alla luce del decreto-legge n. 139 dell’8 ottobre 2021 quella consentita è del 100% di quella massima autorizzata per i teatri sall’aperto e al chiuso, mentre negli stadi non può essere superiore al 75% e nei palasport al 60%. Nelle discoteche e nei locali stop al 75% per quelli all’aperto e al 50% per quelli al chiuso. Ma si discute sull’interpretazione. Tutto ciò, naturalmente, in zona bianca perché in caso di impennata dei contagi e variazione di colore, tutto cambia. Da notare che in stadi e palasport le percentuali si riferiscono al pubblico degli eventi sportivi; i concerti, che a differenza dello sport utilizzano pure ampie porzioni di prato e parquet, per ora non hanno una disciplina propria. In estate s’è vivacchiato, con capienze simili a quelle del 2020 e tour spesso ridotti all’osso quanto a produzione e personale impiegato.

Poche le eccezioni, a cominciare dall’Arena di Verona dove artisti come Il Volo, Gabbani, la Consoli o Masini, grazie alla conformazione e alla sicurezza dell’emiciclo, hanno potuto usufruire di una maxi-capienza di 6 mila posti sui 12.800 disponibili (che il nuovo dl porterebbe - se fosse estate - a 9.600). Col nuovo anno arriverà un nuovo decreto, che nel mondo della musica tutti sperano ovviamente possa togliere il contingentamento. Troppo tardi per mantenere il nostro paese nel perimetro di certi grandi tour internazionali programmati con un anno d’anticipo. Nell’attesa di nuove disposizioni, comunque, l’unico assembramento consentito è quello di show (nuovi e rimandati) nel traboccante cartellone 2022.

Una lista lunga così che, tra le presenze internazionali più importanti cerchia in rosso quelle di Ozzy Osbourne, Judas Priest, Bryan Adams e Biffy Clyro a febbraio, Skunk Anansie, James Blunt, Maluma ed Evanescence a marzo, Sting, Counting Crows, Louis Tomlinson ad aprile, Kraftwerk, Dream Theater, Eric Clapton, Scorpions e Dua Lipa a maggio, Elton John, Aerosmith, Foo Fighters, Green Day, Muse, Metallica, Pearl Jam, Whitesnake, Alicia Keys e Alice Cooper a giugno, Deep Purple, Nick Cave & The Bad Seeds, Iron Maiden, Guns N’ Roses, Céline Dion, Kiss, Rammstein e Toto a luglio. Nutritissimo pure il cartellone italiano che, in attesa dell’(imminente) annuncio del Jova Beach Party 2022, annovera il ’Non Stop Live’ di Vasco Rossi, il ’San Siro Canta Max’ di Pezzali, il ’Flop Tour’ di Salmo, il ’30 anni in un giorno’ di Ligabue, ’Una Nessuna, Centomila’ di Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini, Laura Pausini, ma anche i tour di Ultimo, Cesare Cremonini, Alessandra Amoroso, Marco Mengoni, Il Volo, Gianna Nannini, Paolo Conte, Caparezza, Pinguini Tattici Nucleari, Marracash, Mannarino, Gemitaiz & Madman, Negramaro, Subsonica, Tommaso Paradiso e di quei Måneskin-pigliatutto trionfatori annunciati anche in Europa.