Mercoledì 24 Aprile 2024

L’iniezione di fiducia delle sale senza vuoti

Aumentano gli incassi ma l’effetto è anche psicologico "La capienza al 100% infonde un senso di maggior sicurezza"

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C’è una costellazione favorevole per la ripresa dei cinema. Da lunedì 11 ottobre la capienza delle sale è tornata al 100% (in zona bianca) e il cartellone è ricco di proposte per tutti i target, dai blockbuster ai film d’autore. Al Notorious Cinemas Gloria - con due sale da poco meno di 300 posti – si calcola che da quando sono cadute le limitazioni ci sia stato "un incremento di incassi attorno al 30%. Per molti spettacoli abbiamo registrato in sala l’affluenza all’80% che prima era interdetta. Il pubblico ha accolto la novità positivamente e senza alcun timore, anche perché l’ingresso è sempre consentito solo a chi possiede il Green pass" spiega Andrea Stratta, amministratore delegato di Notorious Cinemas, proprietario dello storico multisala di corso Vercelli (oltre di un multiplex a Sesto San Giovanni), con spettacoli sin dal mattino. Antonio Sancassani, patron del cinema Mexico (e socio del Palestrina) sottolinea che la possibilità di occupare tutti i 285 posti del monosala di via Savona ha matematicamente aumentato le entrate ma anche avuto l’effetto psicologico di infondere nel pubblico una certa sicurezza: "Al contrario, le limitazioni dei posti al 50% erano un disastro perché suggerivano in modo quasi subliminale l’idea che le sale non fossero un luogo sicuro e al riparo dei contagi. Per il ritorno alla normalità l’ultima barriera sarà la fine dell’obbligo di indossare la mascherina quando si è seduti" rimarca. Secondo Sancassani, i profeti della "morte del cinema" verranno smentiti: "Gli spettatori sanno che la proiezione dei film su grande schermo e al buio è un’altra cosa. Sono certo che presto torneremo alle presenze e ai volumi al botteghino del pre-Covid".

Ottimi risultati anche al Cinemino con più 30% di incassi rispetto alla media di settembre. "Poter occupare tutte le poltrone ha generato fiducia nel pubblico, predisponendo gli spettatori a tornare alla fruizione collettiva dei film in un luogo chiuso, con la massima serenità. Noi abbiamo registrato anche sold-out e sono stati momenti di pura gioia perché non succedeva da quasi due anni" dice Agata De Laurentiis, socio fondatore del cineclub di via Seneca, che conta 38mila tesserati per sala da 74 posti con un cartellone di titoli selezionati, festival, proiezione di classici restaurati. A lanciare la ripartenza anche "l’acceso dibattito sui giornali e le tv attorno ad alcuni film che ha riacceso i riflettori sul cinema di cui non si parlava più, rinnovando l’interesse del pubblico". Nessuna sala però potrebbe reggere l’impatto di ipotetiche nuove chiusure: "Non voglio neppure pensarci. Sarebbe devastante oltre per l’economia anche per la psiche…", afferma De Laurentiis.

Annamaria Lazzari