{{IMG_SX}}Londra, 6 aprile 2008 - «Max Mosley ha filmato tutto per potersi gustare il video. E non era la prima volta che ci ingaggiava per soddisfare le sue voglie». Nuovo colpo alla reputazione di Max Mosley. Il presidente della Federazione internazionale dell'automobile (Fia) è al centro di un scandalo sessuale a sfondo nazista svelato domenica scorsa dal giornale inglese 'News of the Word'. Il numero 1 della federazione, protagonista di un video nel quale si intrattiene con 5 prostitute, pagate 2500 sterline, ha avviato un'azione legale contro gli autori di una «disgustosa cospirazione». Oggi, però, il 'News of the World' torna alla carica con l'intervista di una delle donne 'ingaggiate' da Mosley. «Oggi -scrive il domenicale inglese- mostriamo Mosley come un bugiardo e un pervertito».

Si fa riferimento alla testimonianza di una delle 5 prostitute presenti nell'appartamento di Chelsea la mattina di venerdì 28 marzo. «Max sapeva che l'orgia sarebbe stata a sfondo nazista perchè lo ha ordinato lui», dice la donna, che fornisce un dettaglio: Mosley avrebbe sistemato la sua videocamera nella stanza per riprendere tutto. «Noi stavamo solo seguendo i suoi ordini. Mi avevano avvertito che sarebbe stata usata soprattutto la lingua tedesca e che avrei potuto non capire i dialoghi», aggiunge la 40enne, che conoscerebbe il cliente da anni. «Nessuno spende quel denaro senza dire cosa si aspetta esattamente. Non dice: 'Ecco i soldi, fate cosa volete'».

«Max -aggiunge- è un bugiardo. Adesso sta solo cercando di nascondere la verità, ma chiunque abbia un pò di cervello si rende conto di come siano andate veramente le cose». Nel corso dello 'show', durato circa 5 ore, secondo la donna non sono mancati nemmeno momenti grotteschi. In alcune situazioni, in cui Mosley avrebbe faticato a rispettare il copione, «abbiamo faticato per trattenere le risate».
A quanto pare, l'orgia di dieci giorni fa non costituirebbe un episodio isolato.
«Assolutamente no», dice la fonte interpellata dal News of the world. «Lui chiede i nostri servizi 3 o 4 volte ogni anno. Accade soprattutto a Londra, in piccoli appartamenti che vengono affiffati come camere di tortura. Il tema non è sempre stato nazista: qualche volta abbiamo inscenato un processo che poteva durare fino a 5 ore». Mosley, che non sembra intenzionato a lasciare la presidenza della Fia, ha citato il giornale in giudizio denunciando la violazione della privacy e chiedendo un risarcimento per «danni illimitati».