{{IMG_SX}}Mebourne, 13 marzo 2008  - "Mi diverto, il mondo dei motori mi piace. Se non fosse così, non sarei qui. E poi, non sono un dipendente". Ron Dennis non lascia la McLaren-Mercedes. Lui non vuole andarsene e nessuno può obbligarlo a impacchettare le sue cose. Il boss della scuderia di Woking non ha intenzione di abbandonare il suo posto al muretto dopo l'uragano che ha travolto il suo team nella scorsa stagione: la spy story, i processi, le penalizzazioni.

 

"La gente ignora molte delle cose accadute negli ultimi mesi", dice a Melbourne, dove domenica scatterà la stagione 2008. "All'inizio dello scorso campionato ho pensato che sarebbe stato l'ultimo, ma solo perchè sono in questo mondo da tantissimo tempo. Poi, altre cose mi hanno fatto riflettere. Non vedevo il motivo di condividerle con altre persone e non capisco per quale motivo questa faccenda sia diventata di dominio pubblico".

 

Dennis quindi non lascia: "I miei sforzi, la mia dedizione e la mia concentrazione serviranno a far crescere la McLaren". La decisione di rimanere "è diventata una questione più grande di quanto non sia in realtà".

 

Dennis ricopre 3 incarichi nell'organigramma. Al ruolo di 'team principal', si aggiungono le responsabilità nel gruppo. Non solo pista, dunque. "La gente non comprende in pieno quale sia il mio lavoro. L'inverno è un periodo molto intenso, quest'anno mi sono occupato delle varie compagnie".

 

Progressivamente, Dennis cede potere e responsabilità a Martin Whitmarsh, che però "dovrà aspettare ancora un po'" prima di assumere i galloni di team principal. Il futuro immediato riguarda il Gp d'Australia e non avvicendamenti nel management. "Non pensiamo più al passato, guardiamo avanti. Abbiamo un'ottima macchina, i ragazzi hanno fatto un lavoro eccellente".

Accanto a Lewis Hamilton, in pista, ci sarà Heikki Kovalainen. "La scorsa stagione -dice Dennis riferendosi al finlandese- ha incontrato molte difficoltà. Ora è cresciuto sotto tutti i punti di vista. Vediamo come affronta la prima sfida". Il nordico ha un buon rapporto con Hamilton. "E questo è un bonus", dice Dennis pensando alle scintille di un anno fa tra l'inglese e Fernando Alonso. "Vediamo se la loro amicizia sarà forte anche quando lotteranno in pista. In generale, però, quest'anno abbiamo un bel gruppo".