BEAUTY CONNECTS PEOPLE è lo slogan del Padiglione Italia a Dubai. Quale regione italiana più della Toscana – una delle mète più ambite dal turismo globale – lo incarna al meglio? La ragione che muove milioni di visitatori a toccare con mano le meraviglie di Piazza dei Miracoli a Pisa con il suo campanile pendente, dei centri storici di Firenze, Siena, Lucca, della costa e delle montagne, per non parlare dei borghi storici che punteggiano ogni angolo più recondito del territorio. I flussi turistici internazionali sono in parte ripresi e l’importanza che hanno – e avranno in un futuro prossimo – i mercati asiatici e arabi per il turismo toscano è evidente. "Se guardiamo a prima della pandemia – illustra l’assessore toscano al turismo –, i viaggiatori che sceglievano la nostra regione per turismo o per svolgere qui una parte di formazione erano moltissimi. Una percentuale significativa che ha lasciato un enorme spazio scoperto dopo che con le restrizioni sono stati bloccati voli internazionali e frontiere. Erano attratti – continua Marras – dalle nostre città d’arte, dalla natura, dalla qualità preziosa dell’artigianato Made in Tuscany. E, manco a dirlo, lo sono ancora. Ce lo dimostrano i dati di una prima tiepida ripresa del turismo e lo dicono anche i riscontri che le nostre attività di promozione mirate raccolgono, come ad esempio il progetto Smart China che portiamo avanti con le nostre due agenzie Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana". Ciò che richiede il visitatore che sceglie la Toscana, non è solo una sosta, un soggiorno, ma – piuttosto – un’esperienza. Un approccio sempre più universalmente apprezzato ma che, nel caso di una regione così ricca di bellezze, enogastronomia, artigianato, assume un valore ancora più forte nell’ottica di una promozione mirata sia per quanto concerne i mercati tradizionali, sia verso quelli ...
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