Giovedì 25 Aprile 2024

PdiPigna porta le eccellenze dell'italianità negli oggetti per scrivere

La storica cartiera si evolve facendo leva sulle proprie radici e la capacità di creare bellezza

Pdpigna

Pdpigna

Va all'essenza di uno stile amato nel mondo. Ed è questo il ’mood’ con cui Pigna racconta un modo di essere tutto italiano e si racconta su scala globale. Perché alle nostre latitudini molto già si conosce di questa azienda nata nel 1839 ad Alzano Lombardo, non troppo distante da Bergamo, grazie all’ingegno e alla lungimiranza di Paolo Pigna e della sua famiglia. Oggi – dopo oltre 180 anni – l’head quaerter è ancora qui e l’ambizione, così come all’inizio, è quella di creare i migliori quaderni ’Made in Italy’ per chi studia e lavora. Prima ancora della televisione e della comunicazione pubblicitaria, i quaderni Pigna hanno contribuito ad alfabetizzare l’Italia e sono entrati nell’immaginario collettivo degli italiani, grazie alla grafica e al design delle proprie copertine. Poi, dagli anni 50 Pigna, ha ampliato la propria gamma prodotti includendo astucci, diari e oggi zaini e colori per bambini. Cura e dedizione sono i cardini della mission aziendale anche nel messaggio lanciato al Padiglione Italia di Expo 2020. Massimo Fagioli (nella foto in alto), Ceo e presidente Cartiere Paolo Pigna Spa, ci svela i motivi di questa partecipazione.

La Bellezza unisce i popoli è il claim del nostro Paese all’Expo 2020 di Dubai. Il tema della Bellezza ha stimolato molto ’PdiPigna’. Perché?

"Bellezza, design e sostenibilità sono i valori di PdiPigna, il nostro nuovo brand di stationery premium Made in Italy con la direzione creativa di Matteo Ragni, due volte Compasso d’Oro. PdiPigna nasce con l’obiettivo di essere una piattaforma di eccellenze dell’italianità tradotte in oggetti per la scrittura e l’espressione del sé. Le collezioni di taccuini e agende tributo a grandi designer come Gio Ponti, Enzo Mari o a icone del design come Lettera 22 di Olivetti ne sono un esempio concreto. Per noi la bellezza si unisce sempre anche a un autentico storytelling di cultura italiana che possa parlare a ogni cliente in maniera immediata in tutto il mondo".

La vostra è un’azienda storica, un’eccellenza del Made in Italy che lega tradizione a innovazione. Un po’ quello che prova a raccontare lo Stivale all’Esposizione Universale.

"La sfida quotidiana è fare evolvere un brand così storico e iconico facendo leva sulle proprie radici, l’heritage del ’fatto bene’ italiano, ma aprendosi a nuovi territori e suggestioni senza nostalgia e con voglia di sperimentare. Un punto di forza è che per fortuna c’è ancora molto desiderio di italianità vera e contemporanea nel mondo".

PdiPigna ha realizzato una collezione speciale per il Padiglione Italia con oggetti in materiale rispettoso dell’ambiente. Sostenibilità non solo a parole, ma nella pratica. Quanto è difficile conciliare ecologia e crescita?

"Quest’anno abbiamo pubblicato il primo rapporto di sostenibilità certificato nella storia di Pigna, prima azienda italiana di settore a farlo. E’ un impegno a 360 gradi, non semplice, soprattutto in una fase globale come quella che stiamo vivendo di caos tra materie prime, energia, logistica e trasporti. Ma è l’unica strada percorribile per generare valore sostenibile come azienda, quindi andiamo avanti convinti".

La vetrina degli Emirati Arabi è un po’ come aprirsi al mondo per un’azienda come la vostra. Le strategie sul mercato internazionale partono proprio dai Paesi Arabi?

"Expo 2020 Dubai è una straordinaria occasione di rilancio internazionale del miglior Made in Italy con un focus sulle nuove generazioni. PdiPigna nasce anche con l’obiettivo di aprirci ai mercati internazionali, con un piano triennale ambizioso che riguarda Europa, Emirati Arabi, Stati Uniti e Asia".

PdiPigna punta molto sui dettagli. Questo fa parte dei suoi ’valori’, perché - è vero - i dettagli fanno la differenza. Ma la fanno anche ai giorni nostri? Quanto è difficile dunque essere al passo con i tempi, ma anche essere ’senza tempo’?

"È un equilibrio sottile e mutevole, che deve avere come linea guida l’essenza del nostro brand che genera connessioni emotive con i clienti. Siamo profondamente convinti di una cosa, il piacere sensoriale di toccare un bell’oggetto, con dettagli curati dal design alla grafica fino alla scelta dei materiali sarà ancora rilevante anche nell’epoca della digitalizzazione che stiamo tutti vivendo. In questo noi Italiani siamo i migliori, a creare bellezza che va oltre il tempo".