Giovedì 18 Aprile 2024

L’EMILIA ROMAGNA GUIDA IL FUTURO

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di Stefano Marchetti

Un filo conduttore e una parola chiave, "IntERact", connettersi, costruire relazioni, fare rete, con la E e la R, iniziali iconiche e simboliche, in bella evidenza. "IntERact to drive the future", interagire per guidare il futuro, è l’idea di fondo, il ‘concept’, con cui la Regione Emilia Romagna si presenta all’Expo 2020 Dubai: "Come le precedenti esposizioni universali di Shangai e Milano, anche questa rappresenta una straordinaria opportunità per l’Emilia Romagna. Ancor più importante perché viene dopo un anno e mezzo durissimo a causa dell’epidemia mondiale, ora che bisogna ripartire e costruire un futuro diverso – sottolinea il presidente Stefano Bonaccini –. Per questo ci presenteremo all’Expo Dubai come sistema regionale, uniti. Le diverse espressioni del mondo produttivo e del lavoro, accademico, sociale, culturale contribuiranno tutte a rappresentare saperi e valori della nostra terra".

La motor valley dove nascono veicoli da sogno, così come le eccellenze della tavola, la ricerca avanzata di centri universitari e la capacità imprenditoriale di distretti all’avanguardia, le meraviglie paesaggistiche, storiche e architettoniche e i protagonisti della cultura ad altissimi livelli. Fino alla sfida dei big data. "Filiere uniche al mondo per la capacità di fare innovazione, di puntare sulla qualità, di fare integrazione. Forti di professionalità e manodopera altamente specializzate. Insieme alla collaborazione tra imprese, università e ricerca, in un ecosistema tecnologicamente avanzato, con l’Emilia-Romagna Data Valley che presto concentrerà al Tecnopolo di Bologna l’80% della capacità di calcolo nazionale e oltre il 20% di quella europea. Infrastrutture al servizio del Paese", aggiunge il governatore Bonaccini. L’Emilia Romagna del nuovo millennio dialoga con il mondo, e all’Expo negli Emirati Arabi Uniti guarda con interesse verso le terre di Oriente.

Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico, green economy e lavoro, guiderà la delegazione della Regione all’apertura dell’esposizione internazionale. La presenza emiliano romagnola all’Expo avrà poi alcuni ‘accenti’ speciali in periodi già definiti, per esempio dall’8 al 21 dicembre, in coincidenza con il Gran Premio di F1 di Abu Dhabi: in queste giornate sarà protagonista la motor valley con i suoi marchi ammirati nel mondo e la Muner, la Motorvehicle University, sinergia fra gli atenei di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, e le case motoristiche più famose. In parallelo, al ristorante del padiglione Cibus si assaggeranno le delizie della nostra alta cucina. E il 21 dicembre il maestro Riccardo Muti suggellerà questa sinfonia di eccellenze dirigendo il Nabucco in forma di concerto. Il 13 gennaio 2022 sarà poi il Regional day dedicato all’Emilia Romagna: oltre ai settori produttivi, si darà evidenza all’università e ai centri di ricerca, così come all’impegno sociale che si infonde in un’economia responsabile e sostenibile, e al contributo che il data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, con il cuore a Bologna, potrà dare alle ricerche sui cambiamenti climatici.

Il logo che accompagna l’Emilia Romagna all’Expo riunisce tutti questi elementi: il saper fare diffuso e integrato, le relazioni tra imprenditoria ed enti pubblici, formazione, centri di ricerca, e la cultura profonda delle relazioni. Questo ponte fra tradizione e futuro si riflette anche nei video girati da Gabriele Salvatores per il Padiglione Italia: nel ‘Saper fare’ viaggiamo dalla Ducati alla Mcm, specialista nella robotica, fino alle silenziose acetaie del balsamico di Modena, dove il tempo, la pazienza e la passione creano delizie, mentre al Belvedere ammiriamo il delta del Po, gli straordinari mosaici della basilica di San Vitale a Ravenna e le avveniristiche architetture della stazione Mediopadana di Reggio Emilia, progettata da Santiago Calatrava, simbolo di un’Emilia Romagna che vuole viaggiare sempre ad alta velocità.