Giovedì 18 Aprile 2024

La Giornata mondiale, focus dell’Onu sullo sfruttamento delle risorse idriche

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FIN DAL 1992, il 22 marzo è stato scelto come giorno per ricordare l’importanza e lo sfruttamento delle risorse idriche del pianeta. La Giornata mondiale dell’acqua o World Water Day, è stata indetta dall’Onu a seguito della Conferenza di Rio, e festeggiata per la prima volta nel 1993. Perché c’è bisogno di una Giornata mondiale dell’acqua? Perché i dati sulle risorse idriche del pianeta sono sconfortanti: l’allarme che l’Onu ha lanciato già nel 2018 parla di un crescente fabbisogno d’acqua, per cui la domanda globale di acqua corrente aumenta al ritmo costante dell’1% all’anno, al punto che fra 30 anni potremmo aver bisogno del 30% di acqua in più, in un mondo che ne dispone sempre meno.

Perché i dati sono preoccupanti? Perché l’acqua è una risorsa finita, e i processi di industrializzazione la stanno rendendo sempre meno disponibile: il tema della Giornata Mondiale dell’acqua lo scorso anno era proprio incentrato sull’inquinamento delle falde acquifere a causa degli scarichi industriali, e uno degli obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è proprio la diminuzione dell’utilizzo di sostanze chimiche nelle acque reflue.

Allo stato attuale 785 milioni di persone non dispongono di acqua potabile e 2 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienici di base. Lo sfruttamento selvaggio delle fonti di acqua da parte dell’uomopuò portare a un vero e proprio disastro: si ritiene che entro il 2050 il 51% della popolazione e il 46% del Pil globale saranno a rischio idrico.