{{IMG_SX}}Baden, 6 giugno 2008 - Uno scatto, una fitta al ginocchio destro e via negli spogliatoi zoppicando, con una borsa del ghiaccio sulla parte dolorante. E' finito cosi' l'allenamento di Christian Panucci, il terzultimo dell'Italia prima dell'esordio negli Europei contro l'Olanda. La prima diagnosi parla di leggero risentimento al tendine rotuleo del ginocchio destro, e per Donadoni e' cosi' nuovo allarme difesa dopo il forfeit di Cannavaro.

 

Nella partitella a tutto campo che ha chiuso la seduta di oggi, si sono intanto viste indicazioni su quella che potrebbe essere in linea di massima la squadra per lunedi'. A cominciare dal modulo, col ct che ha provato, portiere a parte, i probabili titolari per l'Olanda con un 4-4-2 pronto a diventare 4-2-3-1: con le pettorine rosa c'erano De Sanctis in porta; Zambrotta, Barzagli, Materazzi e Grosso in difesa, piu' avanti Pirlo e De Rossi in mezzo, con Camoranesi a destra, Perrotta trequartista e Del Piero a sinistra, ma pronto a fare la seconda punta accanto a Toni. In blu invece, con il 4-2-3-1, c'erano Buffon; Bortolazzi, Gamberini, Ambrosini, Chiellini; Gattuso, Aquilani; Quagliarella, Cassano, Di Natale; Borriello.

 

Domani seduta pomeridiana, domenica il trasferimento a Berna via Vienna e nel pomeriggio la rifinitura allo Stade de Suisse, dove lunedi' gli azzurri affronteranno l'Olanda.

 

MATERAZZI

"Ho la stessa fame che mi ha fatto vincere due scudetti e un Mondiale". Marco Materazzi non e' ancora sazio, vuole gli Europei ed e' pronto a mettersi in gioco per recitare un ruolo da protagonista.

Una testa nel pallone quella di  Materazzi, campione del mondo e re delle cronache, per la testata ricevuta da Zinedine Zidane, in quella nella notte del nove luglio del 2006. "Il calcio è la storia della mia vita, fin da bambino mi sono concentrato solo su questo. Durante la Coppa del Mondo ho sfruttato le mie possibilità mettendomi a disposizione della squadra. E' arrivato il momento di mettermi di nuovo alla prova e ora so quello di cui sono capace".

 

Non è stata una stagione non semplice per Materazzi, a partire dall'infortunio riportato lo scorso agosto nell'amichevole contro l'Ungheria, che l'ha tenuto fermo tre mesi e che gli ha impedito di prender parte alla prima parte del campionato. Il rientro lento nell'Inter, l'espulsione contro il Liverpool in Champions League e il rigore sbagliato contro il Siena (che sarebbe potuto costare ai nerazzurri lo scudetto), non hanno contribuito positivamente alle stagione del giocatore, che tuttavia no ha mai perso il suo smalto.

"Parafrasando quello che una volta disse John F. Kennedy dico, 'dimentica cosa hanno detto ma non dimenticare i loro nomi'". Materazzi non ha dimenticato l'episodio che l'ha visto protagonista due anni fa con Zidane e ha risposto velocemente a chi gli ha chiesto lo stato dei suoi muscoli addominali. "Non sono cambiati - ha concluso il giocatore - Sono sempre gli stessi, forti come sempre".