{{IMG_SX}}Regensdorf, 6 giugno 2008 - La televisione non si deve vedere, ma c'è. Anche in questo Europeo (al via domani alle 18 con Svizzera-Repubblica Ceca), a bordocampo verrà installato un monitor sistemato tra  le due panchine e che non sarà visto né dal quarto uomo (un arbitro), né dal quinto (un assistente), ma da un membro della commissione tecnica dell'Uefa. Lo scrive oggi Fabio Monti sul Corriere della Sera.

 

L'espulsione, sacrosanta, ma ritardata di due minuti e suggerita addirittura dal quinto uomo, di Zidane per la testata a Materazzi in Italia-Francia (finale del Mondiale, 9 luglio 2006) ha fatto da spartiacque tra l'epoca in cui la tecnologia era bandita dagli stadi e il nuovo corso aperto agli strumenti che possono aiutare gli arbitri e gli assistenti a sbagliare di meno.

 

A Euro 2008 la tv sarà presente anche in altro modo: le immagini delle partite verrano trasmesse in tempo reale anche sui maxischermi degli stadi. Per i replay scatterà una specie di embargo, se non ci censura. Per evitare di far lievitare la pressione in diretta, verranno riproiettati al rallenatore soltanto gli episodi positivi, gioé i gol, le superparate, le giocate spettacolari e le decisioni azzeccate da arbitro e collaboratori. Gli errori, a cominciare dai fuorigioco sospetti, no.