Zelensky: anche la Polonia rischia attacco. "Pronto a compromessi con Putin"

Il presidente ucraino scettico sulla minaccia di guerra nucleare: "Mosca sta bluffando". Critico o sulle sanzioni: "Se fossero veramente dure l'offensiva si sarebbe già fermata". All'Europa: "Mettete i valori al primo posto, moriamo anche per voi"

Roma, 9 marzo 2022 - La Polonia rischia seriamente di essere coinvolta nella guerra tra Ucraina e Russia. Lo afferma a chiare lettere il presidente ucraino Volodomyr Zelensky, in un'intervista a die Zeit di cui in serata filtrano alcune anticipazioni. Zelensky si dice "sicuro che anche la Polonia è a rischio", perché "Putin vuole disintegrare l'Europa, esattamente come l'Ucraina". Secondo il leader di Kiev l'intero continente sarà in pericolo fino a quando Mosca avrà la possibilità di attaccare un altro Stato, così come sta facendo con il suo Paese. Nel mirino dello zar ci sarebbero secondo Zelensky anche Moldavia, Georgia e le nazioni del Baltico. "Non siamo noi a dover avere paura, ma i politici del mondo. Penso cioè a tutti quelli che guardano l'Ucraina e pensano: potrebbe avvenire una invasione del genere nel mio paese?", si chiede il presidente ucraino. E la risposta, assicura, è assolutamente affermativa.

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La Polonia non viene tirata in ballo a caso, Varsavia è pronta a offrire jet Nato all'Ucraina. Una delle eventualità su cui, nei giorni scorsi, si sono concentrate le minacce del Cremilino. La Polonia si è detta disponibile a consegnare la sua flotta di caccia MiG-29, 28 jet dell'era sovietica che i piloti ucraini sono addestrati a pilotare. Gli aerei saranno consegnati alla base  di Ramstein in Germania e messi a disposizione degli Stati Uniti 'immediatamente e gratuitamente' per essere poi trasferiti in Ucraina. Una mossa che ha spiazzato Washington, suscitando anche una certa irritazione. Gli americani hanno così bocciato l'offerta polacca, ritenuta "non attuabile" con la vicepresidente Usa Kamala Harris che è volata a Varsavia per ricucire il pasticcio diplomatico in seno all'alleanza anti-Putin. E questa sera il Pentagono ha fugato ogni dubbio: gli Usa "non sostengono il trasferimento di aerei da combattimento all'Ucraina in questo momento" perché ritengono possa essere una mossa "ad alto rischio" che potrebbe aumentare le tensioni con il Cremlino.

Le interviste a Zelensky

Dal momento che l'Occidente non intende creare una no-fly zone sull'Ucraina, "potrebbe darci gli aerei da combattimento ed i sistemi di difesa aerea con cui potremmo mettere in sicurezza i nostri cieli", dice Zelensky a Die Zeit. Il leader ucraino si mostra invece scettico sul rischio di una guerra nucleare. "Credo che la minaccia sia un bluff", spiega. "Una cosa è essere un assassino, altra cosa è essere un suicida. Si minaccia con le armi nucleari solo quando il resto non funziona", aggiunge. 

Il presidente è critico anche sulle sanzioni occidentali. Se fossero veramente dure, ragiona, "l'offensiva si sarebbe già fermata". E invece "si stanno ancora comprando petrolio e gas russi. Le società occidentali operano ancora sul mercato russo nascondendosi dietro varie scuse. Sì, ci sono sanzioni e ne siamo grati. Ma siamo sottoposti a un attacco che ricorda i peggiori della seconda guerra mondiale. Ecco perché le sanzioni devono essere ulteriormente inasprite".

"Pronto a compromessi, senza tradire l'Ucraina"

Non c'è solo l'intervista a Die Zeit. Zelensky oggi si rivolge alla stampa tedesca, parla anche alla Bild online e apre a eventuali compromessi nei negoziati con Mosca. "In ogni trattativa il mio obiettivo è porre fine alla guerra con la Russia. E sono anche pronto a determinati passi", dice. "Si può arrivare a dei compromessi ma questi non devono rappresentare un tradimento del mio Paese". E ancora: "Anche la controparte deve essere pronta a muoversi, perciò si chiamano compromessi. E solo così possiamo uscire da questa situazione. Dei dettagli non posso ancora parlare", aggiunge. "Non abbiamo ancora avuto un contatto diretto fra presidenti. Solo dopo colloqui diretti fra i due presidenti possiamo chiudere questa guerra", invitando quindi Putin al confronto.  Su Mariupol: "Una catasrofe umanitaria". E rivela: "Sono state inviate colonne con aiuti umanitari da diverse città dell'Ucraina, ma sono state bombardate, i soldati russi non le fanno passare".

Poi l'appello all'Europa: "Deve difendere la semplice vita e mettere i veri valori al primo posto. Quello che sta succedendo a noi, può succedere anche a voi. E questo per me è molto importante: noi moriamo anche per voi". Perché "ci sono dei valori difficili da spiegare fino a quando non arriva una guerra nel proprio paese. Allora non pensi più alle riforme, non pensi che vorresti comprare qualcosa o ai regolamenti. Non pensi al gas e all'elettricità. Non pensi più che vuoi risparmiare, per andare in vacanza. Non pensi più che le tasse aumentano ogni anno". E conclude: "Tutto questo arretra, quando scoppia una guerra, e non ha alcuna priorità. Non è questo il vero valore della vita. Il vero valore della vita è che tu possa vivere e non essere ucciso".

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Alla luce dell’intensificarsi delle violenze e della conseguente emergenza umanitaria in Ucraina, le testate del Gruppo Monrif (Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno) hanno deciso di lanciare una raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità della popolazione ucraina. 

PER DONARE PER L’EMERGENZA UCRAINA TRAMITE BONIFICO Intestatario: Editoriale Nazionale Banca: Unicredit SPA IBAN: IT 78 H 02008 02435 000106364800 Causale: UN AIUTO PER L’UCRAINA