Una visita simbolica. Ieri il presidente ucraino, Dmitry Zelensky, è andato a Kherson, la città ucraina recentemente liberata dai russi. La visita non era stata annunciata ed è stata resa nota da fonti della presidenza. Zelensky ha ringraziato la Nato e i Paesi alleati europei per il sostegno. E ha parlato alle truppe: "Stiamo andando avanti. Siamo pronti per la pace, la pace per tutto il nostro Paese". E ha aggiunto: "Il prezzo di questa guerra è alto. Le persone sono ferite. C‘è un gran numero di morti. Tutti noi, le nostre forze armate, la nostra Guardia Nazionale e i servizi di intelligence, abbiamo dimostrato che è impossibile uccidere l‘Ucraina".
Il presidente ha poi cantato l’inno nazionale con la mano sul cuore mentre veniva issata la bandiera blu e gialla davanti all’edificio dell’amministrazione regionale.
I russi naturalmente non hanno gradito. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha rifiutato di commentare la visita limitandosi a ricordare che "questo è territorio della Federazione russa".