Francia, Zelensky accusa Renault, Leroy Merlin e Auchan: "Sponsor della Russia"

Il duro attacco del leader di Kiev, nel suo intervento al Parlamento di Parigi: "Aziende francesi devono lasciare mercato russo". Renault si ritira da Mosca. Leroy Merlin: chiusura sarebbe un "fallimento premeditato"

Roma, 24 marzo 2022 - Renault, Auchan e Leroy Merlin accusate da Volodymyr Zelensky di fare da sponsor alla guerra in Ucraina. "Le aziende francesi - ha ammonito il leader di Kiev, nel suo intervento in videocollegamento al Parlamento di Parigi - devono lasciare il mercato russo". Perché "devono cessare di essere sponsor della macchina da guerra della Russia". Secondo il presidente ucraino, i diversi gruppi francesi, ancora presenti sul territorio di Mosca, così facendo non prendono una posizione contro l'invasione russa. O anzi la sostengono. "Devono smettere di finanziare l'assassinio di donne e bambini, di finanziare lo stupro - è la dura accusa di Zelensky -. Tutti ricorderanno che i valori contano più dei profitti". Poco più tardi il ministro degli Esteri ucraino, Mytro Kuleba, ha rincarato la dose, chiedendo addirittura "un boicottaggio mondiale" della Renault. Un duro attacco, tanto da far fare un passo indietro alla famosa casa automobilistica, che ha annunciato nella serata di ieri di aver sospeso le sue attività nello stabilimento di Mosca. 

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Renault

Renault - tra i marchi simbolo della Francia, di cui lo Stato è principale azionista - aveva confermato ieri la riapertura, dal 21 marzo, del suo stabilimento di Mosca, dove la produzione è regolarmente ripresa. La storica 'Régie' guidata da Luca De Meo aveva sospeso la produzione nell'impianto il mese scorso, spiegando la decisione con problemi logistici sorti dopo l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe di Vladimir Putin. La Russia è il secondo mercato del gruppo automobilistico dopo l'Europa. Il costruttore è presente sul posto in particolare con la filiale AvtoVAZ, che ha sospeso una parte della produzione a metà marzo a causa della penuria di componenti per le sanzioni occidentali contro Mosca. Solo in serata, dopo le accuse di Zelensky, il passo indietro: il colosso automobilistico francese ha ceduto, annunciando di aver sospeso le sue attività nello stabilimento di Mosca. 

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Leroy Merlin

Anche Leroy Merlin è molto presente in Russia, il suo secondo mercato dopo la Francia, con 36mila dipendenti in 107 ipermercati e 62 città. I dipendenti della celebre catena di bricolage in Ucraina hanno chiesto lunedì scorso al marchio francese di cessare le attività in Russia dopo il bombardamento di un loro punto vendita a Kiev. Dopo l'accusa del presidente ucraino, la Adeo, la holding di Leroy Merlin, ha replicato che una chiusura sarebbe considerata un "fallimento premeditato", "spianando la strada a un esproprio che rafforzerebbe i mezzi finanziari della Russia". In un comunicato alla France Presse, Adeo ha invece affermato di aver "deciso all'inizio del conflitto di sospendere nuovi investimenti" in Russia. 

Auchan

Diffusissima in Russia pure Auchan, con 231 supermercati per un fatturato di 3,2 miliardi di euro, oltre il 10% della sua attività globale. Dinanzi ai deputati e ai senatori riuniti in seduta comune a Parigi, Zelensky ha anche fatto riferimento alle "rovine di Verdun" durante la Prima Guerra Mondiale, per denunciare la spirale di morti e devastazioni perpetrate dall'esercito russo a Mariupol. Dopo essersi detto "riconoscente" per gli "sforzi" messi in campo da Emmanuel Macron, il leader ucraino ha invocato un maggiore sostegno della Francia per fermare quella che ha definito "una guerra contro la Libertà, l'Eguaglianza e la Fraternità", in riferimento ai valori fondanti della République che, ha osservato Zelensky tra gli applausi dell'aula, "hanno reso l'Europa unita".